Non c’è futuro senza tutela del suolo. “Sotto i nostri piedi esiste un ecosistema complesso, ricco di biodiversità, fondamentale per la nostra economia: il suolo -avverte il Wwf-. Un sottile strato superficiale che ricopre gran parte della crosta terrestre. In cui si concentrano funzioni essenziali per il mantenimento della vita sul nostro Pianeta e per attività umane vitali per la nostra sopravvivenza”. Domani si celebra la Giornata mondiale del Suolo. Istituita dalla Fao, ha lo scopo di far conoscere l’importanza che il suolo ha nella vita e nel benessere dell’uomo. E allo stesso tempo promuovere azioni per la sua conservazione e gestione sostenibile. E’ in corso a Riad in Arabia Saudita e si concluderà il 13 dicembre la 16esima conferenza annuale della Convenzione Onu per la lotta alla desertificazione (Unccd). Quest’anno prende il nome di Cop16. Il tema è “La nostra terra. Il nostro futuro“. Il consumo di suolo in Italia viaggia a velocità insostenibile, segnala il Wwf. Le nuove coperture artificiali come edifici, infrastrutture e insediamenti logistici o commerciali fanno perdere al nostro Paese 2,4 m2 al secondo. Nell’ultimo anno in Italia abbiamo perso oltre il 10% di suolo in più rispetto al 2021 (altri 77 km2), come ha evidenziato l’ultimo rapporto di Ispra. L’Italia è un territorio fragile dal punto di vista idrogeologico. Frane e alluvioni sono fenomeni diffusi, ricorrenti e pericolosi in costante aumento anche a causa del cambiamento climatico. E le aree urbane sono quelle più vulnerabili.
Sos futuro
Il consumo di suolo incide sull’esposizione della popolazione al rischio idrogeologico. Oltre 900 ettari di territorio nazionale sono stati resi impermeabili in un solo anno nelle aree a pericolosità idraulica media. La cementificazione contribuisce così a rendere il nostro Paese meno sicuro. Perché l’impermeabilizzazione del suolo aumenta il rischio di disastri. Negli ultimi cinquant’anni (fra il 1972 e il 2021) frane e inondazioni hanno provocato 1.610 morti (di cui 42 dispersi), 1.875 feriti e oltre 300 mila evacuati e senza tetto. Nessuna Regione esclusa (Irpi-CNR 2023). Da eventi eccezionali e sporadici, gli eventi meteorologici estremi sono ormai la regola. Negli ultimi 4 anni grandi alluvioni e frane hanno travolto la Penisola da nord a sud. Sicilia e Calabria, Piemonte, Marche, Emilia-Romagna le regioni devastate. La Cop16 sulla desertificazione è la più grande di questo tipo che si sia tenuta finora. E la prima nella regione del Medio Oriente e dell’Africa Settentrionale, che conosce di prima mano gli impatti della desertificazione, del degrado del suolo e della siccità. Scopo della Cop16 è quello di rinnovare l’impegno globale ad accelerare gli investimenti e l’azione per risanare il terreno e promuovere la resilienza alla siccità. La Cop16 sulla desertificazione non è da confondere con la Cop16 sulla diversità, organizzata da un’altra Convenzione dell’Onu, la Cbd (Convention on Biological Diversity). La Cop16 sulla biodiversità si è tenuta a novembre a Cali in Colombia. E’ stata sospesa per mancanza del quorum e riprenderà dal 25 al 27 febbraio a Roma, alla sede della Fao.
Agroalimentare
Sostenibilità, digitalizzazione e creatività. Sono questi i tre asset legati al futuro dell’ agroalimentare italiano al centro del seminario Food, Wine & Co, l’appuntamento alla XIII edizione che valorizza l’eccellenza delle realtà italiane nel settore agroalimentare ed eno-gastronomico, quest’anno intitolato “Food planet: prodotti, territori, imprese. la sfida globale“. Un appuntamento ideato dalla professoressa Simonetta Pattuglia e Organizzato dal Master in Economia e Management della Comunicazione e dei Media e dal Master in Marketing e Management dello Sport dell’Università di Roma Tor Vergata e da sempre dedicato ad appassionati ed esperti, studenti e studentesse, nonché ai curiosi dei settori marketing e comunicazione che si è svolto nell’ambio di Welfair alla Fiera di Roma. Per la sostenibilità in ambito agroalimentare si guarda alla riduzione dell’uso di pesticidi del 50% entro il 2030, alla crescita (del 14% fino al 2032) delle pratiche agricole rigenerative per ripristinare la salute del suolo (Emergen Research, 2023), all’aumento del 28% della domanda di prodotti locali e a Km0 (Legacop e Ipsos, 2022). E infine, alla valorizzazione della dieta mediterranea biologica come modello per salute e sostenibilità ambientale (Fao, 2023). In campo digitale si guarda all’importanza della valorizzazione dell’agricoltura di precisione, finalizzata all’uso di dati per migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi e ottimizzare le rese (Osservatorio Smart Agrifood, 2024). Si rileva la crescita del 20% nell’uso di app per la tracciabilità e personalizzazione dei prodotti alimentari (McKinsey, 2023), così come quella delle vendite online di alimenti in crescita del 60% nel 2023, con un forte aumento dell’e-commerce alimentare (Enit, 2023).
Esperienze
Per la creatività grazie alla crescente integrazione di tecnologia nelle esperienze gastronomiche. Ossia ristoranti virtuali, eventi interattivi (Forbes, 2023), collaborazioni tra food, mixologi e brand di moda, per creare esperienze culinarie innovative (Milano Finanza, 2024), esplosione del fenomeno dei ristoranti pop-up e delle esperienze gastronomiche immersive (Elle, 2024) e nuove forme di presentazione dei prodotti alimentari sui social media. Video ricette, storytelling di brand, ecc. “La sostenibilità e la rivoluzione digitale stanno ridisegnando il futuro del marketing e della comunicazione nell’agroalimentare, tracciando una nuova rotta verso un settore più innovativo e responsabile. L’adattamento a questi cambiamenti diventa una sfida cruciale per il settore agroalimentare italiano, chiamato ad evolversi per restare competitivo in un contesto in continua trasformazione. In questo contesto il marketing e la comunicazione giocheranno un ruolo chiave nella fidelizzazione del consumatore e nel trasmettere l’impegno alla sostenibilità delle aziende agroalimentari”, sottolinea la professoressa Simonetta Pattuglia. “Ignorare i costi nascosti dei sistemi agroalimentari significa chiudere gli occhi di fronte al nostro stesso destino”, afferma Serena Milano. La direttrice di Slow Food Italia commenta i dati del rapporto della Fao, che ha valutato in 8mila miliardi di dollari il peso delle abitudini alimentari dannose sulla salute.
Ambiente e futuro
“Liberiamoci dall’idea del cibo come qualcosa con cui riempire lo stomaco. E ragioniamo su quello che mettiamo nel piatto – ha detto Milano – come Slow Food, da più di 30 anni esortiamo a rimettere le scelte alimentari in cima alle priorità di ognuno di noi e della politica, a partire dalla riscoperta del piacere e della gioia del cibo e della sua condivisione“. Slow Food condivide quanto ha precisato il direttore generale della Fao, che il vero cambiamento inizia con azioni e iniziative individuali, sorrette da politiche di sostegno e da investimenti mirati. “Ma allora si faccia qualcosa di concreto per aiutare chi produce cibo di qualità nel rispetto dell’ambiente e della nostra salute“, ha evidenziato ancora Milano. In occasione della Giornata nazionale dell’agricoltura Slow Food ha invitato il governo e il Parlamento a dar seguito a quanto espresso a parole. Se l’agricoltore viene ritenuto “custode dell’ambiente e del territorio” (come da legge 28 febbraio 2024, n. 24) si agisca di conseguenza. E quindi si promuovano le produzioni agroecologiche che tutelano la biodiversità, il biologico e la conversione dall’agricoltura convenzionale a metodi più sostenibili. Non ultimi, la necessità di porre un freno al consumo di suolo, di combattere l’accaparramento di terra a opera dei player internazionali del settore energetico, come anche difendere chi pratica forme di allevamento estensivo.
Porte aperte al futuro
Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Mondiale del Suolo, il 5 dicembre, il Museo del Suolo di Pertosa annuncia il “Porta aperte”: visite e laboratori gratuiti per promuovere la conoscenza del suolo e far vivere un’esperienza creativa a contatto diretto con la natura. Il 5 dicembre sarà possibile visitare gratuitamente il museo e intraprendere un viaggio negli strati della terra, alla scoperta di una risorsa sconosciuta, preziosa ed estremamente fragile, grazie a installazioni interattive e strumentazioni scientifiche. Un percorso sulla tutela dell’ambiente adatto sia ai ragazzi sia ad un pubblico adulto che, in occasione della Giornata del Suolo, sarà arricchito dalla possibilità di partecipare ad interessanti laboratori che permetteranno di scoprire come la natura si trasforma in colori e profumi, grazie alle piante tintorie e aromatiche, realizzati in collaborazione con l’ associazione “I colori del Mediterraneo-Tingere con le piante”. Istituita dalla Food and Agricolture Organization (Fao) delle Nazioni unite nel 2014, la Giornata mondiale del suolo si tiene il 5 dicembre di ogni anno, con l’intento di coinvolgere i cittadini di tutto il mondo e sensibilizzare sull’importanza di mantenere un suolo sano per gestire sostenibilmente le sue risorse. Misurare, monitorare, gestire è il tema scelto quest’anno per sottolineare l’importanza di raccogliere dati accurati e completi per comprenderne meglio le caratteristiche, le condizioni e le tendenze nel tempo relative al suolo. Il suolo è, infatti, una risorsa finita e non rinnovabile. Ed è necessaria per la nostra esistenza fornendoci cibo, acqua pulita e rappresentando uno dei principali regolatori del clima terrestre. Il Museo del Suolo di Pertosa, gestito dalla Fondazione MIdA, attraverso progetti espositivi e proposte didattiche, è da sempre fortemente impegnato nel diffondere una cultura di tutela e valorizzazione del suolo. Da qui la volontà di organizzare dei convegni e seminari gratuiti per diffondere consapevolezza e conoscenza sul tema che si svolgeranno lungo tutto la prima settimana di dicembre. Un ponte verso il futuro.