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Tumori infantili, le diagnosi in ritardo a causa della pandemia

Oggi la Giornata mondiale contro il cancro infantile, medici e associazioni denunciano ritardi nelle cure per l'emergenza sanitaria

Ricorre oggi la Giornata mondiale contro il Cancro Infantile. Sono 1.400 bambini sotto i 14 anni che ogni anno in Italia 1.400 ricevono una diagnosi di tumore, assieme ad altri circa 800 ragazzi da 14 a 18 anni.

Le statistiche riferiscono che proprio nell’adolescenza le diagnosi arrivano piĆ¹ in ritardo, in media 4 mesi dopo i primi sintomi. Questo ritardo ĆØ peggiorato con la pandemia.

Il lavoro delle associazioni e dei medici oncologi specializzati

A denunciare le diagnosi tardive nelle cure oncologiche pediatriche come effetto del Covid-19, sono associazioni e medici specialisti: “Nel bimbo – spiega all’ANSA Franca Fagioli, presidente della Fondazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica (Fieop) – il tempo medio per la diagnosi ĆØ di 30 giorni. Negli adolescenti ĆØ invece 130 giorni. Questo ritardo ĆØ stato accentuato in pandemia. Nella prima ondata abbiamo avuto un minor numero di diagnosi di sarcomi, i tumori tipici di questa etĆ , ma il numero ĆØ aumentato nel secondo trimestre e sono arrivati da noi con neoplasie in stadi avanzati“. “Quest’anno, inoltre, la Giornata mondiale – sottolinea Angelo Ricci, presidente della Federazione Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica (Fiagop) – si inserisce in un contesto di grandi privazioni per i bambini e gli adolescenti in terapia. Da marzo 2020, infatti, ĆØ vietato l’accesso nei reparti ai volontari delle associazioni, cosƬ come le visite agli ospedalizzati”.

Convegni online sulla Giornata

Le celebrazioni per l’International Childhood Cancer Day si sono aperte il 13 febbraio con il convegno online “Riabilitazione e sport nel cammino verso la guarigione”. Il 14 e 15 febbraio, invece, le associazioni federate Fiagop hanno promosso l’iniziativa “Diamo radici alla speranza, piantiamo un melograno”. L’invito ĆØ a piantare una pianticella di melograno, quindi scattarsi un selfie accanto e postarlo sui social con gli hashtag #diamoradiciallasperanza #iostoconfiagop.

Dal 15 al 28 febbraio, infine, Fiagop propone la prima edizione dell’iniziativa “Ti voglio una sacca di bene” per sensibilizzare alla donazione di sangue e midollo.

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