Terre des Hommes, dossier Indifesa 2021: un adolescente su 2 vittima di bullismo

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Fonte: Terres des Hommes

Un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo, 7 ragazzi su 10 non si sentono al sicuro quando sono sul web e per il 68% la minaccia più temuta è il cyberbullismo, seguito dal revenge porn (60%), il furto di identità (40,6%), lo stalking (35%). L’88% dei ragazzi dichiara di sentirsi solo o molto solo, l’anno scorso era il 93%, e chiede supporto psicologico e più attenzione alla salute mentale.

Sono alcuni dei dati raccolti dall’Osservatorio Indifesa 2021 realizzato da Terre des Hommes e OneDay, con l’aiuto di ScuolaZoo e delle sue community, che ha coinvolto più di 1700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia.

Terre des Hommes: “Un adolescente su 2 vittima di bullismo e cyberbullismo”

Bullismo e cyberbullismo sono i due principali rischi percepiti dagli adolescenti che denunciano anche “il profondo dolore” provato per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio.

Dalla ricerca emerge anche il fortissimo disagio psicologico causato, o esasperato, dai due anni di pandemia. Il 37,5% degli intervistati teme l’isolamento sociale e il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine. Tra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione.

Per contro, la pandemia ha reso più complicata l’intercettazione di altre forme di reato, in particolare, a calare sono i casi di abuso di mezzi di correzione o disciplina (-36%), quelli di prostituzione Minorile (-34%), gli atti sessuali con minorenni di anni 14 (-21%), i casi di corruzione di Minorenne (-16%,) e quelli di violenza sessuale (-13%).

Vittime bambine e ragazze

Marcata la differenza di genere: la maggioranza delle vittime sono infatti bambine e ragazze, con una percentuale che arriva addirittura al 65% dei casi. Un dato tra i più alti mai registrati nella serie storica raccolta in questi dieci anni da Terre des Hommes, con punte dell’89% per i casi di Violenza Sessuale Aggravata e dell’88% per quelli di Violenza Sessuale, subita l’anno scorso da ben 488 bambine e ragazze nel nostro Paese. Ma anche tra le mura domestiche, con il 53% dei casi di Maltrattamento, il reato si è consumato sui corpi e sulla psiche di bambine e ragazze.

“Forte e chiara” la richiesta di poter accedere ad un supporto psicologico per superare momenti di difficoltà. La Generazione Z ritiene fondamentale parlare con i coetanei, poter fare corsi di educazione all’emotività e partecipare a più iniziative di sensibilizzazione e chiede di coinvolgere i principali social network per rafforzare i meccanismi di segnalazione di contenuti inappropriati sul web.

Lombardia con il maggior numero di vittime

Analizzando più da vicino la situazione nelle diverse regioni d’Italia, la Lombardia si conferma come la prima regione d’Italia per numero di minori vittime di reato (963 nel 2020), seguita da Emilia Romagna con 705 vittime, Sicilia (672), Lazio (464), Veneto (443), Toscana (392), Piemonte (364) e Campania (360). In tutte la componente di genere femminile è prevalente.

Sempre la Lombardia ha il triste primato di minori vittime dei reati di maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali, rispettivamente con 367 e 108 vittime. Ad aver registrato il maggior numero di omicidi volontari sono invece Campania e Piemonte, ciascuna con 3 vittime.

Il dossier Indifesa 2021

L’indagine dell’Osservatorio Indifesa quest’anno è stata ampliata attraverso un sondaggio sui profili Instagram OneDay e ScuolaZoo, che riconfermano il trend dell’indagine: su un totale di 23.292 risposte il 45% degli adolescenti afferma di aver subito bullismo, principalmente a scuola, nell’ambiente sportivo e negli spazi pubblici.

Una minoranza delle giovani vittime di bullismo è stato aiutato: su 11.394 risposte, solo 2.995 hanno ricevuto una forma di aiuto da genitori, amici, insegnanti, psicologi della scuola e allenatori sportivi.

“Per milioni di bambine e di ragazze la pandemia ha avuto effetti tragici che continueranno a farsi sentire per molti anni a venire,” dichiara Donatella Vergari, Presidente di Terre des Hommes. “Oggi più che mai, con i suoi progetti e con la Campagna indifesa la Fondazione è in prima linea per proteggere le bambine e le ragazze nel mondo e in Italia. Anche nel nostro Paese, infatti, il COVID-19 ha avuto pesanti conseguenze sulla vita delle più giovani e sulle loro opportunità per il futuro. Il PNRR sarà un’occasione fondamentale, che il Governo e le Istituzioni tutte non possono permettersi di perdere, al fine di rimettere al centro i diritti dell’infanzia e in particolare delle bambine e delle ragazze”.

Bonetti: “Garantire un futuro più giusto per donne e bambine”

“Il tempo che stiamo vivendo“, spiega la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, “ci consegna innumerevoli ferite da sanare, e Terre des Hommes non smette di portarle sotto gli occhi di tutti. Ci consegna anche un’opportunità inedita da cogliere per garantire un futuro più giusto e sostenibile per tutte le bambine, le ragazze, e le donne che verranno. Abbiamo bisogno di un investimento coraggioso in educazione, nella prevenzione e nell’empowerment delle donne, che è liberazione delle energie femminili ancora inespresse. L’Italia ha scelto di liberare questa energia e le opportunità che appartengono alle donne. La parità di genere è un obiettivo trasversale del Piano Italia Domani, approvato nell’ambito del Next Generation Eu, e per la prima volta ci siamo dati una Strategia nazionale pluriennale per la parità, con un approccio integrato alla promozione delle pari opportunità e indicatori per la misurazione degli obiettivi“.

Milena Castigli: