Sto male? Attenzione a non diventare vittime di notizie false

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L’enorme disponibilità di informazioni offerte dalla rete sul tema della salute può, purtroppo, trasformarsi in un pericolo se gli utenti non sono in grado di valutare l’affidabilità di quello che trovano online.

Non sempre le informazioni sono corrette

È pur vero che il nostro benessere passa attraverso la conoscenza. E oggi conoscere va di pari passo con i motori di ricerca. Quando noi inseriamo le parole di quello che ricerchiamo nei nostri computer o smartphone, gli algoritmi ci restituiscono una lista di indirizzi Web, con un ordine che non è neutro. Come si sa i motori di ricerca offrono il loro servizio alle imprese commerciali che vogliono arrivare ai consumatori, quindi, nei vari ambiti le risposte più accessibili con un click sono quelle sponsorizzate. C’è da dire, però, che anche le istituzioni pubbliche hanno accordi, per cui possiamo trovare ai primi posti negli elenchi i siti Web ufficiali degli organismi dello Stato. In genere, grazie al tracciamento delle ricerche già effettuate e con i sistemi di localizzazione, l’elenco sarà adattato ai nostri comportamenti per cercare di accontentarci.

Quali sono i comportamenti da evitare quando si cerca materiale clinico online?

Risulta che ben l’88% degli italiani si affida a Internet quando deve cercare diagnosi o cure per la propria salute. Spesso, però, chi legge non ha l’alfabetizzazione necessaria per riconoscere una cura o un farmaco adatto, sottovalutando le controindicazioni e gli effetti negativi che può avere una diagnosi sbagliata. O l’uso di un medicinale errato. Meno di una persona su due si informa circa l’attendibilità della fonte, ignorando di fatto la possibilità concreta di incappare in bufale. Questo è quanto è emerso da uno studio condotto dalla IBSA Foundation for Scientific Research che ha esaminato il modo in cui i cittadini fanno uso del Web in tema di salute. Lo studio dà consigli pratici e di semplice comprensione per imparare a difendersi dalle informazioni incomplete o false che circolano in rete, rivolgendosi a tutti coloro che sono tendenzialmente meno abili a riconoscere le possibili trappole su Internet. Saper distinguere le fonti, riconoscendo quelle più o meno autorevoli, è fondamentale soprattutto in campo medico.

Va considerato che oggi la pandemia da Covid-19 ha fatto sviluppare una maggiore attenzione verso l’informazione di qualità, alla sicurezza delle fonti. Dobbiamo affidarci, quando si tratta di salute, alle indicazioni fornite a siti in grado di fornirci indicazioni vere e utili. Tra questi c’è il sito www.who.int dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms – World health organisation) che offre informazioni sulle malattie e in particolare sulle patologie endemiche. La maggior parte dei contenuti di questo sito, purtroppo, non è in italiano. Altro sito è www.salute.gov.it del Ministero della Salute, che nella sezione La nostra salute, realizzata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, offre una guida sulle principale malattie. Questo stesso Istituto ha attivato un portale, www.issalute.it, per offrire informazioni sempre aggiornate sull’alimentazione, sugli stili di vita, sulle malattie e sui disturbi che provocano, su quali sono le cause che le determinano e infine sulle cure disponibili. In un’apposita sezione, inoltre, sono raccolte le notizie ingannevoli che circolano sul Web, di cui viene dimostrata l’infondatezza sulla base di spiegazioni scientifiche.

Giulia Ficarola: