Si parte, è il giorno della sperimentazione del vaccino sull’uomo allo Spallanzani di Roma. Il vaccino che sarà somministrato al primo volontario dell’ospedale romano è stato progettato dall’azienda Biotech Reithera di Castel Romano e finanziato con otto milioni di euro da Regione Lazio e ministero della Ricerca con il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
La fase uno del vaccino
A questa prima fase ne seguiranno altre due, condotte su numeri più ampi di individui per dare le risposte sull’efficacia.
Il vaccino anti coronavirus è tutto ‘made in Italy’. Si chiama ‘GRAd-CoV2’ e nelle scorse settimane l’ospedale capitolino ha selezionato i 90 volontari sui quali verranno avviati i primi test.
Il percorso della sperimentazione
«Se riusciamo ad essere veloci, oltre che bravi, entro fine anno concluderemo “il percorso” della sperimentazione e per la prossima primavera potremo avere il vaccino commercializzato. Domani, infatti, cominceremo a sperimentarlo ed è tutto italiano, Spallanzani, società ReiThera» ha dichiarato Francesco Vaia, Direttore Sanitario dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.
Gli anticorpi naturalizzati
«Ora cominciamo la cosiddetta Fase 1 che è la fase della sicurezza e della immunogenicità. Vale a dire che non ci devono essere effetti collaterali e che deve essere in grado di sviluppare anticorpi naturalizzanti. In autunno, quindi Fase 2 e 3 – conclude Vaia – probabilmente all’estero. Sarà sperimentato sui malati, soprattutto in luoghi come il Brasile, il Messico ed in altri Paesi dove il contagio è molto più forte».