Russate? Non sottovalutate il problema, perché può creare danni alla salute

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Quando si russa chi ne fa le spese è il riposo di cui il corpo ha bisogno. Al mattino vi sentite fiacchi, di giorno assonnati e limitati nelle vostre attività? Mentre dormite, smettete di respirare? In tal caso è opportuno fare accertamenti per escludere le apnee notturne ed evitare danni alla vostra salute.

È  importante, dunque,  non sottovalutare il problema e cercare delle soluzioni che aiutino a evitare il russamento.

I disturbi respiratori del sonno: un problema diffuso

Dalle stime risulta che più della metà degli italiani russa di notte e che in 1 caso su 4 si tratta di apnee notturne, ovvero della Sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Chi ne soffre, a volte, li sottovaluta, e così favorisce l’insorgenza di gravi complicanze, che possono interferire negativamente non solo sulla qualità della vita, ma anche sullo stato di salute. È stato rilevato, infatti, che le apnee notturne aprono la strada a diverse malattie neurologiche e cardiovascolari, quali ictus, infarto, scompensi cardiaci, pressione arteriosa, fibrillazione atriale. Inoltre, aumentano il rischio di mortalità.

Il numero delle morti ogni anno per incidenti stradali causati dagli effetti diurni di questo disturbo, come i colpi di sonno e la sonnolenza al volante, sono maggiori rispetto a quelle causate dal consumo di alcol e droghe, secondo quanto afferma il Professor Fabio Cirignotta, coordinatore dell’ambulatorio di Medicina del sonno presso la Clinica Villalba di Bologna.

Le cause

Il russare può essere dovuto a diverse cause: la maggior parte delle quali possono essere evitate il più delle volte conducendo uno stile di vita sano. Tra queste ci sono il sovrappeso e l’obesità. In alcuni casi il problema può essere legato a fattori anatomici: alla stenosi nasale, all’ipertrofia tonsillare, alle malformazioni mandibolari che ristringono il passaggio. E inoltre all’ipotiroidismo, alle allergie, al consumo di alcool e alla nicotina.

Quali sono i campanelli d’allarme?

Nella maggior parte di casi si tratta di un semplice russamento, detto anche russamento primario. E questa forma non ha di solito ripercussioni negative sulla salute. Di solito, può esserne causa la posizione assunta: dormire in posizione supina favorisce la caduta della lingua all’indietro e l’ostruzione della faringe. Occorre far attenzione se il russamento regolare e continuo, diventa “intermittente” con pause di silenzio di 10-20 secondi, potrebbe essere il primo segnale di un’apnea ostruttiva del sonno.

La diagnosi e i rimedi

La prima cosa da fare è parlare di tale disturbo al proprio medico di base e, nel caso, rivolgersi a un centro di medicina del sonno. L’esame che permette la diagnosi della roncopatia, ossia del russamento cronico patologico, e delle apnee ostruttive è la poligrafia notturna, un esame non invasivo, che si può effettuare anche a domicilio. Sono, comunque, diversi gli esami che si possono effettuare nei centri di Medicina del sonno come la scala di Epworth, il Test delle latenze multiple del sonno e quello del Mantenimento della veglia. Una volta effettuata la diagnosi, le cure per migliorare i sintomi ed evitare i problemi non mancano.

Nei casi più severi di apnee notturne, la terapia che ha, al momento, più probabilità di successo è la C-Pap. Il paziente dorme collegato attraverso una mascherina di solito nasale e un tubo flessibile a un generatore di pressione, che crea una sorta di cuscinetto d’aria nelle prime vie aeree e ostacola quindi la comparsa delle apnee.

Giulia Ficarola: