Prevenire influenza, un vademecum per gli “over 65”

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Seguire degli stili di vita sani, idratarsi in modo adeguato, evitare sbalzi di temperatura, vivere in un ambiente salutare ed eseguire le vaccinazioni necessarie. Sono alcuni dei consigli contenuti nel Vademecum messo a punto da Senior Italia FederAnziani per aiutare gli over 65 a prendersi cura della propria salute anche nell’ultimo scorcio di inverno. Obiettivo: prevenire infreddature e influenze.

L’attenzione alla salute delle vie respiratorie è infatti fondamentale per gli over 65, in specie per quanti soffrono di patologie croniche come BPCO, diabete, patologie cardiovascolari, ipertensione, angina pectoris o malattie tiroidee.

Per questo la Federazione della terza età ha voluto lanciare una campagna di sensibilizzazione che suggerisce alcune precauzioni importanti oltre alle fondamentali regole di prevenzione del Covid 19.

Perché i cambi di stagione sono insidiosi

«I cambi di stagione possono essere particolarmente insidiosi per le vie respiratorie soprattutto quando ci sono bruschi cambi di temperatura – afferma il Prof Mario Polverino, Sovrintendente Emergenza COVID ASL Salerno, Presidente Centro Studi Società Italiana di Pneumologia – Per le persone con più di sessantacinque anni è importante tutelare la propria salute, facendo regolari controlli e seguendo in ogni stagione alcuni specifici accorgimenti. In particolare, ora che l’inverno volge al termine, si rischia di farsi trarre in inganno dai primi raggi primaverili e di incorrere in infreddature e influenze che possono essere problematiche soprattutto per chi è affetto da patologie croniche”.

I consigli del vademecum sono rivolti agli over 65 ma anche ai careviger che si prendono cura degli anziani più fragili.

Prendersi cura di sé

1) Prevenire le infezioni delle vie respiratorie. Se si soffre di patologie polmonari, come la BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), è importante prevenire le infezioni delle vie respiratorie per evitare riacutizzazioni o peggioramenti della malattia. È consigliabile parlare con il proprio medico per valutare una strategia complessiva di prevenzione che, oltre che con l’uso di mucolitici, può essere effettuata anche con sostanze naturali o farmaci antiossidanti. A tal proposito la N-acetilcisteina avendo contemporaneamente le caratteristiche di farmaco mucolitico ma con spiccate attività antiossidanti può essere preso in considerazione per le strategie di cura e prevenzione. Il trattamento va fatto giornalmente e per alcuni mesi ai fini preventivi.

2) Curare la tosse. Curare la tosse (soprattutto in caso di bronchite), perché può agevolare la comparsa di episodi sincopali, la cosiddetta Sincope da tosse. Bisogna intervenire sulla tosse grassa accompagnata da muco (catarro) riducendone la viscosità con farmaci mucolitici che ne favoriscono l’eliminazione tramite colpi di tosse validi e rimozione tramite la stimolazione delle cilia dell’epitelio respiratorio. L’N-acetilcisteina grazie ai gruppi sulfidrilici liberi garantisce in questo un’azione mucolitica diretta.

3) Evitare la formazione di muchi. Per ridurre il rischio di infezioni è molto importante mantenere pulite le vie respiratorie, evitando gli accumuli di muco, magari con l’ausilio di un mucolitico che ne facilita l’espulsione. È importante espellere il muco perché in esso vengono intrappolati i batteri che, se trattenuti, rischiano di aggravare le altre infezioni in atto aumentando il rischio di complicanze come la bronchite o la polmonite batterica.

4) Evitare il fumo. È sempre consigliato di evitare di fumare e di frequentare gli ambienti in cui il fumo è presente. Il fumo è irritante e dannoso per le vie respiratorie, oltre che per la salute in generale. Questo consiglio è particolarmente valido per gli anziani con problemi respiratori. Entrambe le condizioni (fumo e coesistenti problemi respiratori) favoriscono il rischio di riacutizzazioni virali (da trattare con riposo a letto, sufficiente idratazione, antinfiammatori, antipiretici e mucolitici) e batteriche, che invece richiedono un’adeguata terapia antibiotica.

5) Alimentazione sana e varia. Una sana alimentazione ricca di frutta e verdura con bevande e pasti caldi aiuta a proteggersi dal freddo. Evitare gli alcolici (in particolar modo i superalcolici) che non aiutano a difendersi dal freddo ma al contrario favoriscono una maggiore dispersione del calore prodotto dal corpo.

6) Bere molta acqua. È indispensabile controllare l’idratazione perché la minore capacità delle persone anziane di percepire la sete favorisce una maggior densità delle secrezioni bronchiali, prodomo di una riacutizzazione. Oltre ai farmaci mucolitici, anche l’acqua e bevande calde svolgono un’azione mucolitica.

7) Occhio alle temperature se si è cardiopatici e ipertesi. Se si è cardiopatici e ipertesi bisogna fare attenzione alle basse temperature perché il freddo sottopone il sistema cardiovascolare a uno stress maggiore per proteggersi. Il rischio per i cardiopatici è più elevato, quando la pressione arteriosa è superiore a 140/90 e la temperatura esterna è inferiore a 4°C. È bene segnalare che i farmaci usati nel trattamento di patologie cardiovascolari, ipertensione e angina pectoris possono alterare i meccanismi termoregolatori.

8) Diabetici e ipotiroidei. L’inverno mette a dura prova anche se si è diabetici, perché con il freddo si corre un rischio maggiore di subire eventi cardiovascolari acuti. Inoltre c’è più rischio si è affetti da ipotiroidismo, poiché la terapia farmacologica può contrastare l’aumento del metabolismo necessario all’organismo per la produzione di calore nei pazienti. Raccomandabile il monitoraggio e la modulazione dei farmaci per la cura dell’ipotiroidismo.

9) Controllare le vie respiratorie. Quando avvertiamo difficoltà nella respirazione, affaticamento, dolori al torace, tosse continua, apnea durante il sonno e affanno, può essere utile fare un controllo delle vie respiratorie attraverso una visita dallo pneumologo. Campanelli d’allarme potrebbero essere anche la bronchite, broncopolmonite, raffreddore continuo nel tempo, pertosse, tubercolosi, pleurite, laringite, faringite, pneumotorace, asma, sinusite, influenza, ostruzione nasale. Questi sono tutti fattori che riconducono a problemi che agiscono sull’apparato respiratorio, quindi sui polmoni.

10) Parlare con il medico delle vaccinazioni. Chiedere al medico curante se sottoporsi alle vaccinazioni antiCovid, antipolmonite e antinfluenzale, auspicabili e raccomandate, in particolare nelle persone di età superiore a 65 anni, con comorbilità e affette da malattie croniche.

Come comportarsi a casa

1) Aprire spesso le finsere. Aerare adeguatamente gli ambienti, soprattutto se vi sono persone malate. Basta aprire per pochi minuti una finestra per cambiare l’aria viziata nella stanza.

2) No ad ambienti troppo caldi o troppo freddi. Regolare la temperatura in casa intorno ai 18 – 22°C, come dagli standard consigliati per le temperature invernali. Analogamente, ovviamente, va evitata la permanenza in ambienti troppo freddi e non adeguatamente riscaldati.

3) Attenzione all’umidità negli ambienti. Prestare particolare attenzione all’umidità degli ambienti (giusto tasso 40-60%). L’aria troppo secca può asciugare e irritare le vie aeree, le corde vocali e i seni frontali, che si irritano. Le conseguenze maggiori si hanno soprattutto in coloro che soffrono di asma o di altre malattie respiratorie. In tali condizioni, è più facile subire l’attacco di virus. Il rimedio potrebbe essere l’utilizzo di un umidificatore o di una vaschetta di acqua sul termosifone.

4) Attenzioni agli impianti. Controllare la corretta ventilazione degli ambienti e la manutenzione degli impianti di riscaldamento a combustione, quali caminetti, caldaie o stufe a gas, per evitare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio, che può avere conseguenze molto gravi. Per questo può essere opportuno installare un rilevatore di monossido di carbonio. Nel caso si utilizzino stufe elettriche fare attenzione al loro corretto utilizzo per non rischiare folgorazioni e scottature.

5) Evitare di stare troppo inattivi. Verificare di tanto in tanto se mani, piedi, volto sono freddi o intorpiditi, e cercare di stare attivi anche in casa evitando la posizione seduta per più di un’ora consecutiva.

Quando si è fuori casa

1) No agli sbalzi di temperatura. Stare attenti alle brusche variazioni di temperatura quando si passa da un ambiente caldo a uno più freddo e viceversa. È molto importante prestare attenzione al calo delle temperature perché il freddo può facilitare la riacutizzazione o il peggioramento (con conseguente aumento dei ricoveri) di alcune malattie, in particolare quelle respiratorie come la BPCO. La BPCO è un fattore di facilitazione delle infezioni bronchiali, rese più probabili dalla presenza di secrezioni all’interno dei bronchi e dalla maggior difficoltà alla loro eliminazione.

2) Coprirsi adeguatamente. Le persone anziane hanno una ridotta risposta del sistema di termoregolazione e una minore percezione del freddo. Per questo è importante coprirsi adeguatamente in modo da non sudare o, al contrario, da avere freddo.

3) Evitare luoghi affollati. In questo periodo è molto importante evitare luoghi dove sostano molte persone contemporaneamente. Qualora, per necessità non si possa fare altrimenti è necessario usare sempre la mascherina e lavarsi bene le mani successivamente, oppure usare gel disinfettante.

Non fare tutto da soli

1) Quando bisogna chiamare il medico. Ricordarsi di consultare il proprio medico curante in caso di sensazione di malessere o aggravamento dei sintomi delle patologie di cui si è affetti.

20) Chiedere aiuto. Non esitare, in caso di influenza, a chiedere aiuto a parenti, conoscenti per la spesa quotidiana e i farmaci.

Mariangela Musolino: