Presentato al San Raffaele di Roma il primo esoscheletro per bimbi

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Abbiamo visto come le nuove tecnologie trovano applicazione sempre in più campi. Un esempio di questo importante connubio arriva dal mondo ospedaliero, più precisamente dal San Raffaele di Roma dove è stato presentato il primo esoscheletro indossabile e utilizzabile in età pediatrica. Un fondamentale traguardo per la riabilitazione nel cammino di bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni. 

L’esoscheletro presentato al San Raffaele

Si chiama Atlas 2030 ed è il primo esoscheletro indossabile e utilizzabile in età pediatrica per la riabilitazione del cammino di bambini di tra i 4 e i 10 anni colpiti da paralisi cerebrale infantile, mielolesioni (lesioni del midollo spinale fino alla vertebra C4), atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e diverse malattie neuromuscolari. L’unico Atlas presente in Italia si trova all’Irccs San Raffaele di Roma ed è stato presentato oggi.

“Il successo dell’esoscheletro nell’adulto – ha spiegato Claudia Condoluci, responsabile dell’area pediatrica e delle disabilità dello sviluppo dell’Irccs San Raffaele – ci ha indotti a valutare la possibilità di un suo utilizzo anche nell’ambito della riabilitazione pediatrica. La maggior parte dei ragazzini che lo stanno già utilizzando presso il nostro reparto non ha mai camminato in autonomia. Con Atlas può farlo e può svolgere anche diverse attività come calciare una palla e disegnare”. Tutto questo, sottolinea Condoluci, “ha un importantissimo impatto sulla sfera cognitiva, emotiva e sociale per il bambino e la famiglia”.

Partirà ora anche uno studio, RoboKId, che valuterà la fattibilità, l’intervento e l’impatto di tale approccio riabilitativo sulla qualità di vita e lo stato clinico funzionale dei piccoli partecipanti, che saranno in totale 20.

Fonte Ansa

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