Il 60% degli europei contagiati entro marzo con la variante Omicron. Apparentemente, i numeri consegnati dall’Organizzazione mondiale della Sanità mettono paura. Tuttavia sono tutt’altro che improbabili, visto l’alto tasso di contagiosità della variante scoperta ormai diversi mesi fa in Sudafrica. Eppure, secondo il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, proprio Omicron ha aperto una nuova fase della pandemia. E questo potrebbe portare uno spiraglio di positività dopo due anni di sofferenza. Per Kluge, infatti, “è plausibile che con Omicron l’Europa si stia avviando alla fine della pandemia”. Una prospettiva importante poiché, secondo la sua analisi, trascorsa l’ondata della contagiosa variante ci si potrebbe ritrovare in una fase conclusiva.
Oms, le ipotesi sul dopo-Omicron
A ogni modo, dall’Oms arriva anche l’invito alla prudenza. Perché, anche se “Omicron è meno grave rispetto a Delta, si tratta pur sempre un virus pericoloso. Le persone che si infettano con Omicron possono essere asintomatiche, ma possono anche sperimentare sintomi severi”. Del resto, solo poche ore prima l’alto funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità, Maria van Kerkhove, aveva spiegato alla Bbc che il Covid “non finirà con quest’ultima ondata di Omicron e non sarà l’ultima variante di cui ci sentirete parlare”. Una divergenza che non contribuisce a far guardare al futuro con ottimismo. Almeno per quanto riguarda Omicron, secondo Van Kerkhove ci si potrebbe davvero avviare verso la fine: “Potreste essere fuori dall’ultima ondata di omicron. In molti Paesi come il Regno Unito, dove la popolazione ha un alto livello di immunità, si è in una fase diversa della pandemia. Tuttavia ci sono ancora 3 miliardi di persone in attesa della prima dose di vaccino”.
Covid, il bollettino
Nel frattempo, il Ministero della Salute ha diramato l’ultimo bollettino sui contagi da Covid nelle ultime 24 ore. Con il consueto calo domenicale dei tamponi (933.384 quest’oggi, ieri 1.043.649), sono stati segnalati 138.860 nuovi contagi, a fronte dei 171.263 di ieri. Le vittime sono state invece 227 (ieri 333). I pazienti in terapia intensiva sono 1.685, 9 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite. I ricoveri nei reparti ordinari sono 19.627, 185 in più rispetto a 24 ore fa.