“Avviamo insieme la campagna vaccinale”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta i ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera, che oggi si sono incontrati virtualmente identificando alcuni aspetti essenziali riguardo la campagna vaccinale che dovrebbero essere coordinati dagli stati membri, specie a livello transfrontaliero. “Riaffermiamo la necessità – si legge nella nota congiunta – di coordinare i nostri sforzi per un uso sicuro, efficiente e trasparente del vaccino anti covid”.
Gli aspetti essenziali della campagna vaccinale
Martedì, durante l’incontro in videoconferenza, i nove ministri della Salute Ue hanno identificato alcuni aspetti essenziali riguardo la campagna vaccinale che dovrebbero essere coordinati dagli stati membri.
“Concordiamo – si legge nella dichiarazione congiunta – sul rafforzamento del nostro impegno in particolare per quanto riguarda le seguenti misure: promuovere il coordinamento dell’avvio della campagna vaccinale e una rapida condivisione delle informazioni tra le autorità nazionali competenti per assicurare una chiara comunicazione, in particolar modo per le popolazioni di regioni confinanti; rapida condivisione delle informazioni e delle esperienze acquisite tra le autorità nazionali competenti, in particolare nel campo della farmacovigilanza durante la campagna vaccinale; impegno condiviso da parte delle autorità nazionali competenti per contrastare la disinformazione in tema di vaccini, e per informare la popolazione sulla ratio della valutazione costi/benefici; assicurare alla popolazione una comunicazione chiara e trasparente sulla vaccinazione e sulle modalità con cui verrà effettuata”.
Priorità vaccini ai sanitari transfrontalieri
I ministri, si legge ancora nella dichiarazione congiunta, hanno concordato sulla “adozione di linee guida comuni da parte delle autorità nazionali e locali competenti per i lavoratori transfrontalieri per assicurare la coerenza e l’efficacia della campagna vaccinale. Si è convenuto, inoltre, di definire attraverso un focus specifico la figura degli operatori sanitari transfrontalieri come categoria prioritaria nella campagna vaccinale”.