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Mascherine, distanze e multe: le nuove misure anticovid

Ecco quali sono le principali novità del decreto legge approvato dal governo che sancisce quali sono le norme anti contagio

Con la nuova impennata di casi di contagi da coronavirus, il governo è corso ai ripari. Il nuovo decreto legge Covid prevede misure di prevenzione molto restrittive, ma che si devono considerare un modo per preservare la nostra salute. Ecco quali sono le principali novità del decreto legge approvato dal governo che sancisce quali sono le norme antocontagio da rispettare fino alla scadenza dello stato di emergenza del 31 gennaio.

  • Mascherina: va porta sempre. I dispositivi di protezione individuale devono essere indossati non solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come già in passato, ma più in generale nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e anche in tutti i luoghi all’aperto. Si fa eccezione, “sia in luogo chiuso che all’aperto, nei casi in cui, per le caratteristiche del luogo o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”: se si sta da soli o con il coniuge in montagna o in campagna l’obbligo decade, se si sta in una strada di città dove passano poche persone invece è valido. Da tali obblighi restano esclusi i bambini di eta’ inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e coloro che per interagire con questi ultimi versino nella stessa incompatibilità. Inoltre, l’uso della mascherina non è obbligatorio durante lo svolgimento dell’attività sportiva
  • Distanziamento sociale: non sparisce il divieto di assembramento. Tra le persone si deve mantenere la distanza di un metro, due metri se si fa sport.
  • Lavoro: Per le regole su distanze e mascherine negli uffici, nelle fabbriche, nei negozi continuano a valere i protocolli e linee-guida anti contagio già previsti. Ciò significa che nei luoghi di lavoro continuano ad applicarsi le vigenti regole di sicurezza. Fino a scadenza dello stato d’emergenza, il 31 gennaio, si raccomanda a tutte le aziende pubbliche e private di far lavorare i dipendenti in smart working.
  • Tamponi: Chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca dovrà sottoporsi al tampone obbligatorio. Ad oggi l’obbligo del test molecolare o antigenico è previsto per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia.
  • App Immuni: L’app Immuni per l’allerta dei soggetti venuti in contatto con persone positive al Covid, finora scaricata da 7.264.257 persone, dialogherà d’ora in poi anche con le piattaforme di tracciamento di altri Paesi europei. Immuni resterà operativa fino al 31 dicembre 2021: dopo quel termine tutti i dati personali dovranno essere “cancellati o resi definitivamente anonimi”, a garanzia della privacy. Secondo i dati ufficiali pubblicati sul sito dell’applicazione, in un solo giorno l’hanno scaricata in oltre 227mila persone. L’ultima rilevazione, del 4 ottobre, dava infatti i download a 7.036.898. Finora l’applicazione ha inviato 6.270 notifiche mentre 369 utenti positivi hanno caricato i loro codici permettendo di avvisare le persone entrate in contatto con loro.
  • Multe: multe salate per chi viola le norme anti contagio, incluso l’obbligo di indossare le mascherine: restano da 400 euro a 1000 euro. Chi ha contratto il Covid ma non rispetta la quarantena rischia l’arresto da 3 a 18 mesi e un’ammenda da 500 a 5.000 euro.

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