Si è conclusa ieri, domenica 27 settembre, la tre giorni per la lotta al tumore al seno, Race for the Cure, il più grande evento europeo dedicato alla salute delle donne, organizzato da Komen Italia insieme a Think Pink Europe. Alle donne e a tutti coloro che si adoperano ogni giorno per la lotta al cancro alla mammella si è rivolto anche il Papa nell’Angelus, con un pensiero speciale e un augurio di pace, che ha concluso così: “Il Signore sostenga il vostro impegno”.
La lotta e il Covid
La pandemia, quest’anno, ha rallentato sia le opportunità di prevenzione che i percorsi di cura per i tumori del seno, aggiungendo difficoltà significative nell’azione di contrasto a questa malattia. Per questo motivo in realtà la “race” non si è potuta svolgere come tutti gli anni, ma i cittadini delle 30 città che la ospitano sono stati sensibilizzati lo stesso con diverse iniziative online e offline. La prevenzione è importante perché è statisticamente provato che la diagnosi precoce eleva le possibilità di guarigione e permette cure meno invasive.
Garantire le cure
L’obiettivo è sempre lo stesso: unire le forze per sostenere la ricerca e garantire la possibilità di ricevere cure di eccellenza alle donne che si stanno confrontando con un tumore del seno durante questa epoca Covid. La sfida al tumore al seno, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, è in realtà appena iniziata con l’autunno 2020: ottobre è il mese della prevenzione. Un male insidioso quanto il Coronavirus che, però, fa meno paura di una volta, ma non bisogna abbassare la guardia. Non ci si può distrarre, come con il virus invisibile che ci sta terrorizzando. Per fortuna oggi il tumore al seno nelle donne di tutte le fasce di età viene sconfitto nove volte su dieci. Ma solo con la giusta prevenzione. Se si arriva tardi anche questo male diventa fatale.
Programmi di screening
Anche quest’anno la LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, organizza la Campagna Nastro Rosa. Ovvero una serie di eventi e di iniziative per informare le donne sull’importanza dei controlli preventivi e per offrire visite gratuite. Il numero di donne colpite dal carcinoma mammario è aumentato nell’ultimo anno anche per l’estensione dei programmi di screening, che consentono di individuare i tumori in fase iniziale. Questo permette che la sopravvivenza a 5 anni dalla prima diagnosi sia dell’87%. Si arriva al 92% se si considerano solo le under 55.
Le ASL dedicate
Tutte le sezioni italiane della LILT, una per regione, saranno impegnate in questo mese di ottobre a informare e organizzare screening. Nei Comuni italiani si svolgeranno open day, convegni, eventi e concerti. Saranno aperti anche gli sportelli ASL dedicati per la prevenzione al tumore al seno presso i quali sarà possibile prenotare lo screening, per le donne di età compresa tra i 45 e i 49 anni, che non sono nella fascia garantita annualmente. Infatti, le regioni italiane – come il Lazio – sono attive tutto l’anno con percorsi di prevenzione gratuiti rivolti a pazienti donne tra i 50 e i 74 anni, ai quali si può accedere contattando la ASL ai numeri verdi dedicati o chiedendo ai medici di famiglia.
I dati del 2019
Il tumore al seno è la neoplasia più frequente in assoluto per incidenza nella popolazione femminile, colpisce una donna su 8 nell’arco della vita. Anticipare la mammografia ai 40 anni di età diminuisce le stime di incidenza di tumore al seno del 25%. Nel 2019 sono state effettuate 371mila diagnosi di tumori (196.000 uomini e 175.000 donne), erano 373mila nel 2018: 2000 in meno in 12 mesi. I cinque tumori più frequenti sono risultati quello della mammella, (53.500 casi nel 2019), colon-retto (49000), polmone (42.500), prostata (37.000) e vescica (29.700). Il tumore della mammella è in crescita, insieme a quelli del pancreas, della tiroide e i melanomi (soprattutto al Sud).