Le donne si contagiano di più sul lavoro rispetto agli uomini, ma in modo meno grave. In quest’anno di pandemia le donne che hanno denunciato all’Inail il contagio da Covid sono state 102.942 a fronte di 147.875 denunce complessive, un dato pari a circa il 70% mentre quelle che sono morte a seguito di questo infortunio fino al 31 gennaio 2021 sono state 79, il 17,1% dei 461 casi mortali denunciati.
Il Dossier donne 2021
Il dato arriva dall’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) nel Dossier donne 2021 appena pubblicato nel quale si legge un capitolo sugli infortuni da Covid.
Tra le contagiate, il 43,6% ha oltre 49 anni, il 38,1% ha tra i 35 e i 49 anni e il 18,3% è under 35. L’età media è di 46 anni e quella mediana di 48 anni, ma col trascorrere dei mesi si sta tendenzialmente registrando un abbassamento dell’età media al contagio.
Il dato – spiega Inail riferendosi ai contagi professionali delle donne considerati infortuni sul lavoro – “è in controtendenza con quanto si osserva per il complesso degli infortuni sul lavoro, che colpiscono in prevalenza gli uomini rispetto alle donne (i casi femminili sono circa il 36%).
Casi mortali
Per quanto riguarda invece i casi mortali, “il dato degli infortuni mortali sul lavoro nel complesso rispecchia la prevalenza di vittime tra gli uomini rispetto alle donne (sotto il 10% la quota femminile)”.
L’età media al decesso è più elevata di quella relativa al contagio: è pari a 56 anni per le donne, con nessuna deceduta nella classe di età più giovane delle under 35, mentre il 19% delle vittime ha tra i 35 e i 49 anni e l’81,0% ha dai 50 anni in su.