Oggi si celebra la seconda giornata vittime del Covid-19. La data scelta ĆØ stata identificata nel 18 marzo,Ā in quel giorno del 2020 i mezzi dellāesercito rimossero dal cimitero monumentale di Bergamo centinaia di bare, formando – scrive Marco Guerra oggi su Interris.it – una colonna che rimase impressa nella mente e nellāanima degli italiani.
Giornata per le vittime del Covid-19: i numeri
Sono 188.750 le vittime del Covid registrate in Italia al 16 marzo, a poco piĆ¹ di tre anni dall’inizio della pandemia, mentre i contagi sono stati 25.651.205. Nel mondo, invece, secondo l’Oms, ci sono quasi sette milioni di decessi segnalati per Covid-19, “anche se sappiamo – ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanitĆ , Tedros Adhanom Ghebreyesus – che il numero effettivo di decessi ĆØ molto piĆ¹ alto”. Questi i dati che fanno da sfondo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, proclamata per il 18 marzo. Per l’Oms la fine della pandemia appare finalmente prossima, e si ĆØ detta “fiduciosa che l’emergenza internazionale possa terminare entro l’anno, ed il virus Sars-CoV-2 diventerĆ paragonabile a quelli dell’influenza stagionale”.
Tornando ai dati italiani, colpiscono anche quelli sugli operatori sanitari, a cui ĆØ stata dedicata la Giornata nazionale lo scorso 20 febbraio. Hanno perso la vita, come ha ricordato in quell’occasione il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, 379 medici e, secondo il sindacato Nursing Up, 90 infermieri. “Nei primi mesi di pandemia – aveva sottolineato Anelli – circa 60-80 medici morivano ogni mese. MetĆ dei decessi sono stati sul territorio, dove erano soli senza dispositivi di protezione e con mille difficoltĆ ”.
La situazione allora era ben diversa da quella attuale, dove, secondo i dati del ministero della Salute, continua a diminuire in Italia il numero dei nuovi casi e dei decessi per Covid-19. Nella settimana 10-16 marzo 2023 sono infatti 23.730 i nuovi casi positivi, con una variazione di -1,1% rispetto alla settimana precedente, mentre i deceduti sono 212 con una variazione di -1,9% rispetto alla settimana precedente. L’impatto clinico appare essere molto basso.
Fonte:Ā Ansa