Scoperte, dalla protezione della quarta dose del vaccino anti Covid, 2 persone su 3 in Italia e in generale le somministrazioni sono in calo del 29,1%. Per la quinta dose la copertura è al 14,5% mentre le persone non vaccinate di età superiore ai 5 anni con neanche una dose al 10 febbraio sono 6,77 milioni.
Sono 6,4 milioni gli attualmente vaccinabili, pari all’11,1% della platea (dal 7,3% della Provincia Autonoma di Trento al 14,6% della Provincia Autonoma di Bolzano). Sono i dati del monitoraggio settimanale delle Fondazione Gimbe.
Covid, Gimbe: “Meno 10% casi in 7 giorni ma pesa la sottostima”
Diminuiscono “seppure ampiamente sottostimati” i casi di Covid in Italia (-10%), in discesa anche il numero delle vittime (-36,4%). Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 3-9 febbraio 2023, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (30.901 rispetto a 34.377) e una diminuzione dei decessi (279 contro 439). In calo anche i casi attualmente positivi (196.058 contro 227.985), le persone in isolamento domiciliare (192.436 rispetto a 224.094), i ricoveri con sintomi (3.459 da 3.712) e le terapie intensive (163 da 179).
“Seppur ampiamente sottostimati – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-10,1%): dai 34 mila della settimana precedente scendono a oltre 31 mila, con una media mobile a 7 giorni di poco oltre 4 mila casi al giorno”. I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni (dal -0,5% del Veneto al -51,9% del Molise) ma crescono nelle Marche (+12,2%), Provincia Autonoma di Trento (+0,4%), Sardegna (+25,9%), Toscana (+2,5%) e Valle d’Aosta (+12,5%). In 36 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,4% di Trento al +91,5% di Sassari, mentre nelle restanti 69 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,2% di Bologna al -63,6% di Enna); stabili Trento e Cagliari con una variazione dello 0%. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti). Si registra poi un calo del numero dei tamponi totali (-8,1%), da 595.539 della settimana 27 gennaio-2 febbraio a 547.026 della settimana 3-9 febbraio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 9,9% (-47.013), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,2% (-1.500). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 5,3% al 5% per i tamponi molecolari e si riduce dal 5,9% al 5,8% per gli antigenici rapidi.
“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-6,8%) che in terapia intensiva (-8,9%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 163 il 9 febbraio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a 3.459 il 09 febbraio. Al 9 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,4% in area medica (dallo 0,6% del Molise al 17,7% dell’Umbria) e dell’1,6% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Valle d’Aosta al 4% dell’Emilia Romagna). “In lieve diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 15 ingressi/die rispetto ai 18 della settimana precedente”.
Fonte: Ansa