L’elenco delle sue proprietà è molto lungo e gli italiani stanno cominciando a conoscerlo. La frutta secca considerata in passato nemica della linea per l’apporto calorico, è stata rivalutata come preziosa alleata della salute, grazie alla crescente cultura alimentare. Sono sufficienti trenta grammi al giorno di frutta secca per ridurre il rischio oncologico. Nutrirsi in modo corretto è una occasione in più per migliorare il nostro stato fisico. La frutta secca non viene consumata solo durante le feste natalizie, ma è entrata a far parte della nostra dieta quotidiana. Tanto che i consumi di frutta secca da parte degli italiani sono praticamente raddoppiati negli ultimi dieci anni e hanno raggiunto, secondo Coldiretti, 3 kg all’ anno per persona.
Perché è salutare?
Offre al nostro organismo la fibra alimentare, soprattutto insolubile, con azione antiossidante e dimostrata azione antitumorale. Le tipologie di frutta secca più ricche in fibra sono: anacardi, mandorle, cocco e noci. Le noci in particolare sono talmente ricche di Omega tre, acidi salva cuore, tanto che il consumo di solo 3 noci al giorno fa abbassare fortemente la colesterolemia. Le mandorle sono fra i pochissimi alimenti a contenere magnesio, sostanza utile per il sistema nervoso. Il magnesio, infatti, agisce efficacemente negli stati di stress o sull’umore migliorandolo. Inoltre, il calcio contenuto nelle mandorle ha un ruolo fondamentale nella mineralizzazione ossea. Le mandorle aiutano, dunque, a mantenere forti e sani la pelle, i capelli e le unghie e a rafforzare il sistema immunitario. Non solo le mandorle, ma anche le nocciole contengono vitamina E. Si tratta di una vitamina liposolubile con azione antiossidante e protettiva contro degenerazioni di ogni tipo. I pistacchi contengono molte fibre, sali minerali, ferro e vitamine del gruppo A e del gruppo B. Mentre i pinoli sono una fonte di zinco, potassio e vitamina B12. Il potassio, presente in tutta la frutta secca, regola l’equilibrio dei liquidi corporei, la pressione arteriosa e la trasmissione nervosa. Grazie a queste sostanze, la frutta secca, così come i legumi, rappresenta un buon sostituto degli alimenti di origine animale per chi vuole avere una dieta più varia e sana.
Un viaggio tutto italiano
In Italia si raccolgono circa 300 mila tonnellate di frutta secca in guscio all’anno. Dalle nocciole del Piemonte IGP, alle noci della Campania, anche se naturalmente sono molte le regioni che hanno una loro produzione. Le coltivazioni di pistacchi e di mandorle sono più concentrate nel Meridione, soprattutto in Sicilia. I pinoli, invece, vengono raccolti prevalentemente lungo le coste, specialmente quelle toscane.