Covid, Iss: con booster mortalità 10 volte minore rispetto a chi non è vaccinato

Il tasso di mortalità per la popolazione con più di 5 anni d’età, nel periodo 25 febbraio-27 marzo 2022, per i non vaccinati (36 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa cinque volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (8 decessi per 100.000) e dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (4 decessi per 100.000 abitanti). Lo rivela il report esteso dell’Istituto superiore di Sanità (ISS), sull’andamento del Covid in Italia.

Il tasso di ospedalizzazione

Il tasso di ospedalizzazione è tre volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (45 ricoveri per 100.000 abitanti) e circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (30 ricoveri per 100.000 abitanti). Nello stesso periodo il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione con più di 5 anni, per i non vaccinati (8 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti) risulta circa quattro volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (2 ricoveri in terapia intensiva per 100.000) e circa otto volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (1 ricovero in terapia intensiva per 100.000 abitanti).

Iss: cala incidenza, fra 30-39enni oltre 2,5 volte la media

Continua la lenta diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale. I dati del flusso ISS nel periodo 11-17 aprile segnano un calo pari a 657 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente (740 per 100.000 abitanti nel periodo 4-10 aprile). Scende l’incidenza a 14 giorni in tutte le fasce d’età ad eccezione delle fasce 70-79 e 80+ anni. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni:1.618 per 100.000, oltre 2 volte e mezzo la media nazionale. Fra gli over 80+ il valore più basso, 1.170 casi per 100.000.

Aumentano le reinfezioni Covid

Dal 24 agosto 2021 al 20 aprile 2022 sono stati segnalati 357.379 casi di reinfezione da Covid, pari a 3,2% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni e il 4,5% sul totale del casi, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era 4,4%. Donne, giovani fra i 12 e i 49 anni e personale sanitario sono a maggior rischio. Il rischio di reinfezione é più alto in chi ha avuto una prima diagnosi 210 giorni prima, in chi non é vaccinato o è vaccinato con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni.

Milena Castigli: