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Covid, tamponi rapidi in aumento del 78%. Gimbe: “E’ l’effetto Green Pass”

Secondo i dati forniti dalla Fondazione Gimbe, con l'estensione del Green pass il numero dei tamponi rapidi ha registrato una netta impennata

A livello nazionale scendono da 7 settimane i nuovi casi settimanali di infezione da Sars-Cov-2. Negli ultimi 7 giorni, tuttavia, il calo è solo dell’1,9% anche in ragione di un aumento di quasi il 50% dei tamponi: sono stati ben 930 mila in più rispetto alla settimana precedente. Inoltre, in 7 regioni si registra un lieve aumento percentuale dei contagi. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 13-19 ottobre 2021.

Aumentano i tamponi

Secondo i dati forniti dalla Fondazione Gimbe, con l’estensione del Green pass il numero dei tamponi rapidi ha registrato una netta impennata. Nell’ultima settimana ne sono stati effettuati 2.151.081 con un aumento, rispetto alla precedente, del 78,5%. Ogni persona non vaccinata può arrivare a sottoporsi a tre tamponi a settimana. Nell’ultima settimana sono state vaccinate 407.404 nuove persone, pari a +4,7%.

Calano i contagi

Nel dettaglio, confrontati con quelli della settimana precedente, i dati mostrano una lieve diminuzione dei nuovi casi di contagio (17.870 rispetto a 18.209, pari a -1,9%) e una sostanziale stabilità dei decessi (271 rispetto a 266). Sono in calo le persone in isolamento domiciliare (71.768 rispetto a 79.511, pari a -9,7%), i ricoveri con sintomi (2.423 rispetto a 2.665, pari a -9,1%) e le terapie intensive (355 rispetto a 370, pari a -4,1%).

Tuttavia, in 7 Regioni, precisa Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, si rileva un aumento percentuale dei contagi, anche se in termini assoluti gli incrementi sono modesti: Liguria (+14), Umbria (+19) Friuli Venezia Giulia (+114), Campania (+120), Lombardia (+129), Piemonte (+131), Lazio (+156).

“Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione – si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati dai pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 9,1% in area medica e del 4,1% in terapia intensiva”.

A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (4% in area medica e 4% in area critica) e nessuna Regione, in base al monitoraggio quotidiano dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) supera le soglie di allerta del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica.

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