La famiglia Barberis, tre figli piccoli e il cane Pepper, ha deciso di trasformare l’incubo pandemia in un’avventura-benessere. Un modo per ritrovare il rapporto con la natura. Staccare la spina con la routine cittadina. Far studiare i figli in sicurezza senza perdere il contatto con i compagni. Hanno letteralmente “mollato tutto”, casa e lavoro, e sono partiti sulla barca a vela Shibumi, alla volta dei Caraibi. “Sono tre anni che ci prepariamo a partire. Il Covid ci ha rallentati ma non fermati”, queste le parole di mamma Sara a Interris.it.
In mare contro il virus
Stefano e Sara Barberis e i loro tre figli di 11, 8 e 3 anni, in compagnia del fido labrador Pepper, hanno deciso di prendere il mare e di trasformare l’incubo del Covid in un’opportunità salutistica, nonché lavorativa. “Prioritario sarà far sentire i ragazzi in contatto con i loro compagni nonostante la distanza. Ci siamo accordati con diversi insegnanti per creare dei progetti interattivi dal mare alla scuola”, continua Sara Barberis. “E se le cose andranno bene e riusciremo a mantenerci, potremmo rimanere in mare un altro anno”.
Il punto della situazione
Nel loro viaggio avranno pochi contatti con il mondo della terraferma dove il virus si sta espandendo. E questa è la preoccupazione maggiore perché non vorrebbero ritrovarsi dall’altra parte del mondo, ai Caraibi, e non poter scendere dall’imbarcazione a causa della pandemia. “Perciò rimarremo sempre vicino alle coste, ci informeremo e una volta arrivati alle Canarie faremo il punto della situazione Covid, e decideremo se continuare il viaggio in mare o rimanere nelle isole per il resto dell’anno”. Una cosa è sicura la famiglia Barberis vuole prendere il largo su una vela privata e non vuole rientrare tanto presto. E’ una meravigliosa risposta al nemico invisibile, il virus, la nano particella che ci vuole sterminare tutti.
Un cambio radicale
Per almeno un anno la loro casa sarà la barca a vela di 17 metri Shibumi, che in giapponese significa “bellezza raffinata”. Un’avventura che nutrirà il corpo e l’anima, un’opportunità educativa e di benessere che probabilmente cambierà il loro modo di vivere per sempre. E li renderà più liberi anche nei momenti in cui il pianeta soffre e non sembrano esserci soluzioni.
Ansia malattie
“Siamo spaventati? Certamente. Ancora di più perché non sappiamo quando questo incubo del Covid finirà. E poi io sono una mamma ansiosa e ipocondriaca. Ma di solito quando si vive all’aria aperta non ci si ammala facilmente. E poi abbiamo venduto la nostra casa prima che scoppiasse l’epidemia. Il tempo di partire è adesso”, conclude Sara.