Uno scenario complicato che rischiava di essere anche peggiore. Il governatore della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, traccia in conferenza stampa il quadro della situazione vissuta dal suo territorio. Il quale, spiega, avrebbe potuto ritrovarsi in condizioni ancora più serie. “Con lo screening di massa sono stati individuati oltre 3 mila asintomatici che ora si trovano in quarantena, altrimenti sarebbero rimasti nascosti. Se non li avessimo individuati, avendo in Alto Adige un Rt di 1,5, avremmo rischiato 95.000 contagi nel giro di poco”. Kompatscher ha precisato che lo screening di massa “si è rivolto a 350 mila persone. Speravamo che tra 200 mila e 250 mila altoatesini avessero accolto l’invito, mentre alle ore 16 sono già stati effettuati oltre 322 mila tamponi. Si tratta di un risultato straordinario”.
Screening, il primo bilancio
Ora, l’obiettivo è fare ancora meglio di quanto fatto finora. Da qui l’invito del governatore ai cittadini a “non abbassare la guardia, altrimenti sarebbe come mollare al 89 minuto una partita, essendo in vantaggio”. Sullo spettro dello screening di massa, solo l’1% è risultato positivo. Senza screnning, spiega Kompatscher, “rischiavamo un lockdown ben oltre Natale, ora invece possiamo iniziare a riaprire passo dopo passo, iniziando martedì dalle scuole elementari”. Ormai da tre giorni, i 116 Comuni della Provincia autonoma di Bolzano si stanno sottoponendo allo screening, nei 184 presidi disposti sul territorio. Oltre 300 mila test, significa oltre il 60% del totale dei cittadini dell’area, in tutto 536.667. I 3 mila individuati come positivi, non hanno ancora sviluppato sintomi e hanno iniziato il periodo di quarantena presso il proprio domicilio.
La situazione in regione
Pochi giorni fa, l’Alto Adige si era auotdichiarato zona rossa, adottando misure ulteriormente restrittive per la popolazione. Venerdì scorso, erano già 60 mila le prenotazioni per lo screening. Bolzano che, fin qui, ha fatto registrare come provincia oltre 20 mila casi di Covid-19 e quasi 300 decessi. Allargando l’azione del virus anche al Trentino, l’intera regione è l’area italiana con il più alto numero di malati Covid ricoverati sui malati Covid totali. Una percentuale del 15,2% secondo la Protezione Civile, su una media nazionale del 5%.