Passato il Natale, l’ultima domenica di dicembre, la Chiesa ci invita a ricordare la Sacra Famiglia, è un doveroso pensiero verso quella grotta di Nazareth e soprattutto a Gesù, Giuseppe e Maria. Una vera famiglia! Una famiglia che ha visto trasformata tutta la propria esistenza dalla nascita di un Bambino: il Figlio di Dio. In tutte le famiglie, quando nasce un bambino o una bambina, la vita della stessa famiglia cambia, adesso il protagonista principale non è più la coppia, non sono più i genitori, ma il bambino che nasce, che deve crescere, che deve scoprire e conoscere il mondo che gira intorno a lui. “La famiglia non è solo un’istituzione, ma un fondamento, il fondamento di tutte le istituzioni” così affermava lo scrittore britannico Gilbert Keith Chesterton (1874-1936). L’origine della parola “famiglia” deriva dal latino “Familia” e significa complesso dei “famuli”, fra cui nell’antica società domestica andavano compresi anche i figli sottoposti alla potestà del padre o membri della casa uniti per legame di sangue.
Mentre dal punto di vista antropologico e sociologico, la famiglia si può definire come gruppo sociale caratterizzato dalla residenza comune, dalla cooperazione economica, e dalla riproduzione. Non dimentichiamo che la famiglia è il primo luogo in cui sperimentiamo l’amore incondizionato la cura e la protezione e il sostegno e questi legami affettivi sono fondamentali per la crescita emotiva e psicologica del singolo individuo. Essa inoltre contribuisce a formare la nostra identità, trasmettendoci valori, tradizioni e un senso di appartenenza, in definitiva è un rifugio sicuro dove trovare conforto non solo nei momenti difficili che la vita ci presenta ogni giorno. Lo sappiamo tutti che nel corso dei secoli il nucleo familiare ha attraversato momenti e situazioni particolari e complesse, che ne hanno influenzato, talvolta anche in maniera negativa, il normale viaggio all’interno della società. C’è chi ha parlato e chi continua a dirci in maniera esplicita, che la famiglia stessa è in perenne crisi e non conta e non ha importanza che questa istituzione sia la cellula primaria e insostituibile della società. Sì, insostituibile… La famiglia dovrebbe rappresentare la continuazione di quel cammino partito e tracciato da Nazareth, dov’è cominciata tutta la nostra storia.
Siamo convinti che non sia facile e tantomeno ancor di più costruire una famiglia, purtroppo i tempi in cui viviamo, e le mode hanno cercato e ancora insistono a presentare solo gli aspetti negativi dell’intero nucleo familiare. C’è da aggiungere che l’evoluzione dei cosiddetti comportamenti sociali, tra cui, uno di essi è proprio la famiglia, nel corso di secoli ha visto, e forse subito, un processo graduale e complesso del proprio vivere e se vogliamo del proprio funzionamento, soprattutto nei riguardi della società. Certamente nonostante gli studi e le ricerche, non siano in grado di stabilire quando sia nata la prima famiglia: quella con la presenza e con l’unione del padre e della madre, malgrado le varie “tempeste”, la famiglia resiste ad ogni attacco soprattutto da quanti non credono nel ruolo fondamentale che esso significhi per l’intero genero umano. Certo, anche la famiglia di Nazareth, ha vissuto momenti difficili, come capita a tutte le famiglie, ha dovuto affrontare problemi e situazioni dovuti in parte al contesto storico in cui i suoi membri hanno vissuto, ma ha saputo, soprattutto grazie alla sincerità e all’amore che regnava in quelle quattro mura, superare ogni difficoltà. Vogliamo augurarci, non solo in questi giorni di festa, che le nuove generazioni, riscoprano i valori di semplicità e di unione che la Sacra Famiglia ha trasmesso e continua a trasmettere da duemila anni a tutti gli uomini e le donne di buona volontà e che le stesse istituzioni proteggano e custodiscano con leggi appropriate le nuove famiglie che nasceranno.