In futuro Twitter potrebbe avvertire gli utenti se stanno guardando o condividendo video, audio o foto 'manipolati', ad esempio i cosiddetti 'deepfakes', ma senza rimuoverli. La proposta è contenuta in una bozza di policy pubblicata dal social sul proprio blog. I 'deepfakes', video falsi resi indistinguibili dagli originali grazie all'intelligenza artificiale, sono considerati un pericolo ad esempio se utilizzati per diffondere false informazioni sui politici in prossimità di elezioni. Ma anche per far fare e dire cose a personaggi dello spettacolo. Per esempio, secondo uno studio pubblicato recentemente, il 98% di video deepfakes censiti in rete riguarda donne e star dello spettacolo inserite in video porno. Famoso lo scandalo di qualche mese fa che coinvolgeva la famosa attrice Scarlet Johanson, la quale aveva pubblicamente denunciato la proliferazione di deepfakes che la vedono protagonista in scene hard. Fino al più recente video di Jennifer Lawrence sul palco dei Golden Globe, che risponde a domande dei giornalisti con la faccia di…Steve Buscemi. Lo scorso dicembre il senatore americano Ben Sasse ha firmato il “Malicious Deep Fake Prohibition Act”. Un primo passo legislativo verso la definizione del confine tra deepfakes e frodi digitali (violazioni di copyrights, privacy, cyberbullismo etc.), delle relative implicazioni giudiziarie e dell’attribuzione di responsabilità in termini di creazione e distribuzione di contenuti fraudolenti.
Le regole proposte da Twitter, che ha lasciato fino al 27 novembre la possibilità di commento agli utenti, prevedono che il social inserisca una nota ai tweet che contengono deepfake, e avvertano gli utenti prima che la condividano. I video . spiega Ansa – verrebbero rimossi soltanto se considerati minacciosi per l'incolumità fisica di qualcuno o se possono portare a 'danni gravi'. “Se si rivolge a Twitter per capire cosa succede nel mondo – si legge nel post – vogliamo che l'utente abbia un'idea del contesto del contenuto che sta vedendo. Tentativi deliberati di fuorviare o confondere le persone con media manipolati mettono a rischio l'integrità della conversazione”.