La nascita di De Filippo
Figlio naturale del commediografo Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, nonché fratello di Eduardo e Titina, nacque a Napoli nella casa di via Bausan n. 28/O, con attuale ingresso da via Vittoria Colonna n° 10/a. Casa dettagliatamente descritta, sulla scorta della memoria infantile, nel libro autobiografico Una famiglia difficile.
Questa separazione gli permise di trovare un suo stile come autore, distinguendosi da Eduardo per il tono delle sue commedie, più leggero.
©anselmo ransapardoti
Vita privata e morte
Sposato tre volte, dalla sua prima moglie Adele Carloni ebbe un figlio, Luigi, che ha continuato con successo fino alla morte l’attività paterna riproponendone in scena molti lavori teatrali. In seconde nozze sposò l’attrice e soubrette Lidia Maresca (attiva con il nome d’arte Lidia Martora), sorella di Marisa Maresca, dopo una convivenza trentennale nel 1971, poche ore prima della morte dell’attrice. Nel 1977 sposò Lelia Mangano, sua partner in compagnia. Al pari di molti altri attori famosi, Peppino De Filippo recitò in diversi film del genere del musicarello.
Morì il 27 gennaio 1980, all’età di 76 anni, a causa di un tumore e venne sepolto nella tomba di famiglia al cimitero del Verano a Roma.
L’archivio dei film di De Filippo
Fellini, che lo volle per il film “Luci del varietà” (1951) e per un episodio di “Boccaccio ’70” (1962) disse di lui “Peppino è stato senza dubbio una delle maschere più pure ed entusiasmanti della grande barca dei comici che era la Commedia dell’arte; un capocomico surreale e imprevedibile che qualsiasi teatro del mondo ci poteva invidiare tanto era particolare e seducente”.
Per la trasmissione televisiva Scala Reale, da lui presentata, Peppino creò il personaggio di Gaetano Pappagone. Protagonista di Sketch comici, Pappagone è il domestico ignorante e impacciato del Commendatore de Filippo.
De Filippo per la televisione
Per la televisione inventò il personaggio di Pappagone, presentato nella trasmissione Scala reale; un umile servitore, al servizio del Cummendatore Peppino De Filippo, in cui convergono le tipiche maschere del teatro napoletano (Pulcinella e Felice Sciosciammocca), inventore di un gergo particolare ed esilarante. I suoi piriché, ecquequà, carta d’indindirindà entrarono nel parlato comune divenendo modi di dire diffusissimi. Alla fine del 1979 si ebbero le sue ultime partecipazioni televisive dove, già malato, conduce il varietà televisivo Buonasera con… coadiuvato dalla collaborazione del figlio Luigi. Del programma televisivo incise anche la sigla dal titolo La gallina, pubblicato su 45 giri.