Sono già trascorsi 29 anni da quel 29 agosto 1991 quando alle 7.48 fu ucciso Libero Grassi, ‘imprenditore che si era rifiutato di pagare il pizzo a Cosa Nostra.
Anche questa mattina, all’ora di uccisione, la figlia Alice Grassi, con il fratello Davide, ha spruzzato con la bomboletta spray di colore rosso il luogo in cui fu ucciso il padre, in via Alfieri.
©Solidaria soc. coop. sociale onlus
Il ricordo della famiglia di Libero Grassi
Anche questa volta è stato affisso il tradizionale cartello, scritto sempre a mano. La famiglia, infatti, si è sempre opposta a una lapide. Questo recita: “Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”.
La rappresentanza politica
Alla commemorazione erano presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore regionale Toto Cordaro in rappresentanza del governatore Nello Musumeci, il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, il prefetto Giuseppe Forlani, i vertici di guardia di finanza, carabinieri e polizia.
Un “Parco Libero”
Ha presto vita un protocollo tra il comune di Palermo e l’associazione “Parco Libero”. Questa è dedicata all’imprenditore Libero Grassi, ucciso 29 anni fa dai sicari di cosa nostra. L’imprenditore non volle piegarsi al racket delle estorsioni. “È un regalo per mio padre e mia madre, spero finalmente di poterlo realizzare” ha detto Alice, figlia dell’imprenditore. Proprio lei ha sottoscritto l’accordo con il sindaco, Leoluca Orlando, in via Alfieri, dove Libero Grassi morì. Si tratta di un “parco Libero” pensato e voluto dalla famiglia e da un gruppo di professionisti e cittadini. Sarà realizzato in un’area degnata di Palermo, nella borgata di Acqua dei corsari.