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La nuova app per vendere ciò che ci è inutile

“Se non lo usi, vendilo”: questo il motto dell’app che dal 7 gennaio è l’app più scaricata in Italia! Si può comprare e vendere di tutto su Vinted, questo è il suo nome. Dalle scarpette che i vostri piccoli non usano più a quel bel cappotto che non volete più mettere, dalla borsa firmata che non sta più bene con nessun vostro abito a quei pantaloni, ancora nuovi, a zampa d’elefante!

Ora abbiamo la possibilità di ridare vita alle cose che non usiamo più e fare finalmente spazio fra i cassetti e negli armadi… Magari portando a casa anche qualche soldino! Vinted è una piattaforma on-line C2C, che sta per “consumer to consumer” (da consumatore a consumatore), arrivata da poco in Italia. Si tratta di un sistema per vendere e comprare vestiti e calzature di seconda mano.

Ne parlano tutti. Ne abbiamo visto anche la pubblicità alla tv. Lo spot dice più o meno così: “Vendi i vestiti che non metti, quello che guadagni è tutto tuo”! Vinted nasce nel 2008, a Vilnius, capitale della Lituania. Milda Mitkute, brava studentessa con la passione dello shopping, lascia la sua città natale, Kaunas, per trasferirsi a Vilnius per proseguire gli studi. Selezionando i capi da portare con sé, nota che il suo armadio è pieno di abiti, e che molti non sono stati mai indossati. Milda sogna subito un sito web dove venderli e comprarne altri e, alle due di notte durante una festa universitaria, ne parla con il suo amico sviluppatore Justas Jankauskas. Qualche giorno dopo i due sono già al lavoro e, in breve tempo, pubblicano Vinted.

Due anni dopo il sito debutta in Germania, e poi negli Stati Uniti. La vera svolta avviene nel 2012, quando Vinted da sito Web diventa un’app. Dopo aver fatto il suo debutto in Francia, Regno Unito, Austria, Repubblica Ceca e Polonia, il 2 dicembre 2020 Vinted arriva anche in Italia, esordendo alla grande! Nella classifica delle app di shopping più scaricate è prima assoluta dall’epifania, ed è prima anche in Germania e Francia. In un momento storico come questo, in cui vogliamo risparmiare e non possiamo muoverci a causa del coronavirus, Vinted ci viene incontro e, grazie ad un’applicazione, dal divano di casa possiamo comodamente visitare il più grande mercatino di vestiti usati.

Iscriversi a Vinted è facile. In cinque minuti, dopo aver pensato al nome dell’account e aver scelto l’immagine giusta, ci registriamo e, se vogliamo vendere qualcosa, possiamo iniziare a caricare nel nostro spazio personale i primi capi e iniziare l’avventura.

Dovremo aggiungere le descrizioni dei nostri capi e prepararci a rispondere e chattare con persone che non conosciamo, ma che ci chiederanno informazioni su taglie, colori, stato degli oggetti e molto altro. Se acquistiamo un capo, possiamo interagire con l’acquirente inserendo dei commenti nella descrizione dei vestiti, lasciare dei like a ciò che più ci piace e inserire i venditori tra i preferiti, cliccando sul cuoricino. E loro possono fare lo stesso con noi. Il meccanismo è pressoché lo stesso degli altri social: più aumentano le nostre interazioni e più aumenta la nostra visibilità.

L’applicazione ci consiglia automaticamente il prezzo migliore per il capo che vogliamo mettere in vendita e l’acquirente può chiedere una sorta di contrattazione privata, che dovremo cercare di gestire nel miglior modo possibile per non perdere il nostro “cliente”.

Vinted ci aiuta anche nella spedizione, che è a carico dell’acquirente, indicandoci addirittura le dimensioni ideali del pacco e il corriere da contattare per poter risparmiare il più possibile. Avremmo cinque giorni di tempo, dal momento in cui viene effettuato l’ordine, per inviare i capi. Secondo una ricerca condotta proprio da Vinted, lo scorso anno quasi un terzo degli italiani ha acquistato capi di seconda mano e circa la metà di questi acquisti è stata effettuata online.

Si tratta di un settore in forte espansione, trainato anche dall’obiettivo della sostenibilità, molto sentito dai più giovani. Con sedi a Berlino, Praga e San Francisco, 500 dipendenti, Vinted qualche mese fa ha comprato l’unico concorrente: un sito di vendite on-line di capi usati olandese, diventando una startup che vale più di un miliardo di euro.

Sono stati bravi quelli di Vinted, certo, anche se, ultimamente, hanno potuto contare su investimenti privati per oltre 220 milioni di euro: un terzo di tutti i soldi investiti per tutte le startup italiane nel 2020! Pensiamoci…

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