Ieri, in occasione della Giornata internazionale del Volontariato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il suo discorso con queste parole: “Il volontariato rappresenta un valore inestimabile, espressione della solidarietà basata sulla consapevolezza di un destino comune a tutta l’umanità”. Indubbiamente, questo pensiero, ha sottolineato la grande importanza del mondo del volontariato nel suo complesso che, grazie al farsi prossimo, riesce a lenire le sofferenze e a farsi carico dei bisogni di chi si trova in situazione di difficoltà.
Oggi, occorre però chiedersi e cercare di dare una risposta alla domanda “qual è la situazione del mondo del volontariato in Italia? Di cosa hanno bisogno i volontari per aiutare nella maniera migliore chi sta soffrendo? Cominciamo con i numeri: nel nostro paese ci sono oltre cinque milioni di volontari che, in varie modalità e tempi diversi, ma accumunati dalla gratuità e dalla reciprocità della loro azione, donano il loro tempo a chi si trova in stato di necessità per i motivi più disparati. I bisogni dei volontari però, negli ultimi due anni, a causa dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid – 19 e poi da quella sociale provocata dalla guerra in Ucraina, si sono incrementati. Servono nuove forme di tutela sociale che valorizzino la figura del volontario e siano anche in grado di aiutare i cittadini ad avvicinarsi a questo mondo, portando così a nuove forme di mutuo aiuto e partecipazione democratica alla vita delle comunità. È fondamentale che, soprattutto in questo momento storico, ognuno ci aiuti ad aiutare attraverso il volontariato, con l’obiettivo di migliorare la società nel suo complesso.