In riguardo alla legge sulla tutela dei caregiver, sembra che si cominci a muovere qualcosa, tra l’istituzione di tavoli tecnici, convegni e ben otto testi di legge depositati in Parlamento. Spero quindi che, una di queste o una sintesi delle otto precedenti, prima o poi, veda la luce. Attualmente, l’Italia, è praticamente l’unico Paese europeo che non ha una normativa sui caregiver e non riconosce questa figura. A tal proposito occorre ricordare che, i familiari assistenti, sono l’architrave del sistema di welfare e, se non ci fossero, il sistema di assistenza globale verrebbe meno, con costi a carico delle istituzioni difficilmente immaginabili perché, ogni caregiver, fa risparmiare molti soldi allo Stato.
Tutto ciò ci ricorda l’imprescindibilità di questa figura ed è quindi fondamentale che venga riconosciuta, sia dal punto di vista previdenziale, della salute e del prendersi cura di sé stesso che, troppe volte, non è riconosciuta con tutte le conseguenze che ciò porta con sé con l’incidere degli anni e dell’anzianità. La legge per riconoscere e tutelare i caregiver, di conseguenza, deve essere fatta in fretta e bene. Bisogna pensare innanzitutto al familiare convivente che ha un carico assistenziale diverso e maggiore da quello che risiede saltuariamente con la persona con disabilità, senza ovviamente discriminare nessuno.
È necessario iniziare a proporzionare gli interventi in base ai carichi assistenziali di ognuno. Ciò costituirebbe un esercizio di giustizia ed equità sociale a cui dovrebbe essere aggiunto un buono di natura economica perché, molti caregiver, non possono lavorare. Inoltre, in correlazione a questo, servirebbero degli specifici contributi pensionistici rientranti anch’essi nella possibilità di prendersi cura di sé stessi. In riguardo al futuro sogno che, i caregiver, possano decidere e programmare cosa fare della loro vita come tutti gli altri. La disabilità e il prendersi cura non devono essere uno stigma, si deve fare il modo che, questo importante ruolo, possa essere svolto con un adeguato supporto e sollievo nei confronti di chi lo svolge.