Eccoci qua ci siamo, il giorno più importante della stagione è da poco passato: il solstizio d’inverno. È notoriamente il giorno più corto dell’anno e la notte più lunga e questo fa pensare ad una sorta di equilibrio naturale. Gli antichi Saturnalii affondavano le proprie radici in tradizioni religiose che si perdono nella notte dei tempi e che richiamavano la rinascita del sole e il ritorno della luce come fonte di energia e simbolo di potere. Nella tradizione druidica c’era la festa della luce di Re Artù mentre nella cultura celtica il solstizio d’inverno corrispondeva a Yule. Si dice che la data del giorno di Natale fu fissata al 25 dicembre da Papa Giulio I per sostituire con le celebrazioni cristiane le tradizioni pagane, quale l’antica festa del Sole.
Il solstizio di inverno è il momento in cui il sole si trova allo Zenith (punto più alto) del Tropico del Capricorno, formando con esso un angolo retto. Nel nostro emisfero corrisponde all’inizio dell’inverno, in quanto i raggi vi arrivano molto inclinati. Nell’emisfero australe è il contrario poiché i raggi sono quasi perpendicolari. Non facciamoci illudere che sia il giorno in cui il sole è più lontano dalla Terra, anzi è il contrario poiché l’orbita terrestre raggiunge l’afelio, che è il punto di massima distanza, addirittura in estate. Quindi le basse temperature invernali dipendono dall’inclinazione dei raggi e non dalla distanza.
Il passaggio dall’autunno ai giorni freddi e bui dell’inverno cambia le emozioni e possiamo sentirci lunatici, depressi e letargici. Infatti, è questo il momento di immagazzinare e conservare, proprio come gli orsi vanno in letargo dopo essersi assicurati il giusto nutrimento o gli agricoltori che immagazzinano fieno, conserve, carne, legumi e si preparano per l’inverno. Questo giorno segna l’inizio della stagione invernale. Nelle culture tradizionali ed antiche, il solstizio d’inverno viene ritenuto un momento di nutrimento, e poiché il corpo assorbe meglio le sostanze durante i mesi invernali esso è ritenuto un importante momento di guarigione.
Pensate alla natura che si interiorizza per affrontare l’inverno. Le tre parole chiave sono: ricarica, recupero e riposo, e rispecchiano i cambiamenti che ci inducono a fare un’azione di auto regolazione volta ad un periodo di auto conservazione. Più comprendiamo l’energia della natura che ci circonda, meglio le nostre emozioni saranno in equilibrio con il periodo e possiamo vivere in armonia con i cicli della natura per essere sani.
Questo è il momento di riflettere, ricostituire e conservare energia e forza. È il momento di mettere a dimora i nostri pensieri, di proteggere e preservare l’energia che ci permetterà di iniziare un nuovo ciclo vitale in primavera. In questi mesi quindi è importante coltivare il sé, trovare tempo per ascoltarsi. Un compito assai difficile nei tempi attuali poiché le persone sono più orientate a seguire gli schemi sociali predefiniti o inseguono luoghi comuni che distraggono dall’introspezione.
Molte volte raccogliersi appena ci si sveglia lasciando che il corpo ci guidi nel cercare le necessità della giornata non è facile; sarebbe bene in questo periodo la sera prima di coricarsi fare un momento di riflessione e di ringraziamento per ciò che siamo. La consapevolezza di apprezzare la ricchezza del solo esistere basterebbe a nutrire la nostra anima e farci sentire sani giacché mens sana in corpore sano.
Il solstizio d’inverno è un’occasione di ritrovo, di socializzazione, di riflessione o meditazione per iniziare ad accogliere il nuovo anno. Con esso si archivia il caos dell’anno trascorso e ci si appresta all’anno nuovo che si auspica pieno di progetti e di prosperità.
Anche il vischio, che si ritrova fra i simboli del Natale, ha origini pagane delle antiche feste che celebravano la vita e la rigenerazione. Oggi è simbolo di fortuna, protezione e amore; si appende sulla porta di casa come segno di buon auspicio per i visitatori: gli innamorati si baciano sotto il vischio per tenere lontane le difficoltà ma se una ragazza non vi viene baciata dal suo amato forse non si sposerà per tutto l’anno.