Alla faccia della tecnologia, perché non solo gli umani sbagliano. Adesso ci si mettono pure i software a fare capricci. E stavolta l’hanno fatta davvero grossa. Il sorteggio Champions per gli ottavi di finale, è stato ripetuto per un grossolano errore, un “problema tecnico con il software di un fornitore esterno che indica quali squadre non possono giocare tra di loro”, si è giustificata l’Uefa. Ma il caos è scoppiato in meno di due ore dove l’adrenalina è salita alle stelle. Ed è bastato un attimo di riflessione per capire, in diretta, che si trattava di un chiaro errore.
E senza bisogno di far ricorso al Var, perché al momento di sorteggiare l’avversaria del Villareal, è spuntato a sorpresa il nome del Manchester United che gli spagnoli avevano affrontato nella fase a gironi, cosa che da regolamento non si può fare. E così è sparita la pallina dello United e rimessa in circolazione in altre urne, mentre al Villareal è toccata l’altra squadra di Manchester, ovvero il City di Guardiola. Apriti cielo e così è scoppiata la protesta formale, perché l’Atletico Madrid, che aveva pescato il Bayern Monaco, ha chiesto spiegazioni all’Uefa, tanto che è stato poi deciso di ripetere il tutto perché il sorteggio non si è svolto regolarmente. Errore evidentissimo.
E alla ripetizione del sorteggio, le carte si sono mischiate e quello che inizialmente poteva apparire come un buon accoppiamento, ha finito, per alcuni, per diventare un incubo. Tanto per entrare nel vivo del discorso, all’Inter è andata malissimo, perché nel giro di due ore è passata dall’abbordabile Ajax al Liverpool. All’Atletico invece è andata benissimo, essendo passato dal Bayern Monaco al Manchester United che è decisamente più agevole. Ma chi mastica amaro è il Real Madrid che nella prima tornata aveva preso il Benfica, mentre nella seconda dovrà vedersela contro il Psg.
Insomma, gli accoppiamenti, sono saltati in un battito di ciglia. Per la Juve cambia poco, dallo Sporting Lisbona al Villareal la differenza è davvero minima. Salta invece lo scontro tra i Palloni d’Oro Messi e Ronaldo che alla prima tornata erano usciti in Psg-United, ma quanto accaduto a Nyon è decisamente clamoroso. E proprio il Real, che quasi non vedeva l’ora di uno scivolone dell’Uefa di Ceferin, ha usato parole durissime come “VergUefa”. In realtà Perez, sostenitore della prima ora della Superlega, di cui è il patron assoluto, ha rimarcato che pur in presenza dell’errore, si poteva riprendere il sorteggio partendo proprio da quell’episodio, lasciando invariati i risultati acquisiti fino a quel momento. E Benfica-Real era tra queste gare che secondo Florentino Perez, andavano confermate.
Certo, di questi tempi, errori del genere non possono essere accettati, soprattutto non si capisce il perché affidarsi alla tecnologia, quando è chiaro, da regolamento, che certi accoppiamenti non potevano essere fatti. A cosa serve un computer per stabilire che Villareal e United non possono finire nella stessa urna? Vallo a capire. Spettacolarizzazione di un sorteggio che adesso rischia di ripercuotersi come un boomerang sulla Uefa. Leggerezze dell’essere che rischiano di avere ripercussioni pesanti, con Perez spalleggiato da Andrea Agnelli, che potrebbe spingere per rafforzare la sua idea di Superlega. Che rimane sbagliata perché la meritocrazia si conquista sul campo e non con il palmares e neppure può essere una competizione ad inviti, ma è chiaro che lo stesso Ceferin, finisce inevitabilmente nell’occhio del ciclone con tutto il carrozzone Uefa.
Per il disappunto di chi nel giro di due ore, è passato da un avversario abbordabile ad un altro di caratura mondiale. Vallo a spiegare a Inzaghi che già pregustava un possibile quarto e che invece si ritrova davanti una delle candidate alla vittoria finale. Alla fine la protesta dell’Atletico ha trovato benefici, perché dal Bayern Monaco è passato al Manchester United. Sorridono Benfica e Ajax che avrebbero avuto poche possibilità di passare contro Real e Inter, e invece una delle due volerà ai quarti. L’unica partita risorteggiata alla stessa maniera, è stata Chelsea-Lille, il resto stravolto dal sorteggio bis. Ma non si poteva fare come una volta, quando il sorteggio era più artigianale ma almeno non sbagliava. Ogni tanto i semafori si guastano e dal verde al rosso è stato un attimo. Tale da generare un clamoroso pastrocchio.