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Scuola e web: le problematiche relative all’accessibilità

L’Office for Civil Rights (OCR) del Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti ha ricevuto 6.390 denunce relative alla discriminazione della disabilità durante l’anno fiscale 2022. Si tratta del numero più alto di denunce negli ultimi cinque anni. L’OCR fornisce dati molto sintetici sui reclami, senza dare però informazioni dettagliate sulla natura di tali reclami. Tuttavia, nei commenti riportati dal New York Times, Catherine Lhamon, assistente segretario per i diritti civili, ha definito “incoraggiante” l’aumento delle denunce.

“La situazione riflette la fiducia nell’Ufficio per i diritti civili come luogo in cui cercare un risarcimento”, ha affermato Lhamon. “Allo stesso tempo, la portata e il volume del danno che chiediamo ai nostri giovani studenti di affrontare è immenso”. Gli studenti, che sono i più impattati da queste discriminazioni, assieme alle loro famiglie possono presentare reclami all’OCR per qualsiasi presunta discriminazione. Ciò potrebbe includere barriere fisiche (come rampe per sedie a rotelle assenti, materiali didattici inaccessibili, trattamenti discriminatori, offese e scarsa disponibilità di adattamento in caso di segnalazioni dirette di discriminazione. Interessante è, però, notare che molte delle denunce segnalate negli ultimi tempi, contro le scuole pubbliche e gli istituti di istruzione superiore, hanno riguardato problemi con l’apprendimento virtuale. Quando le scuole statunitensi hanno chiuso all’inizio della pandemia di COVID-19, molte istituzioni hanno faticato a fornire materiali accessibili a tutti gli studenti, in particolare a quelli con disabilità, che chiedevano aiuti concreti per disabilità di tipo uditivo, visivo e cognitivo. Nel 2020, i test automatizzati eseguiti dalla piattaforma di analisi a11y del Bureau of Internet Accessibility hanno rilevato che 12 delle scuole elementari più quotate della nazione presentavano barriere di accessibilità Web molto gravi!

L’analisi si è concentrata sull’accessibilità del web e, pensando che tutte le piattaforme di apprendimento elettronico (e-learning) possono essere notevolmente più complesse dei siti web scolastici, ne consegue che la gravità delle barriere all’accessibilità digitale globale è ancora maggiore! Sono stati riscontrati errori di sottotitoli mancanti per i video, che rendono i contenuti inaccessibili agli studenti non udenti. È stato riscontrato un ridotto livello di accesso ai dati utilizzando solamente la tastiera, rendendo inaccessibile il contenuto per le persone che non utilizzano il mouse per problemi motori. Si è notata la mancanza di testo alternativo per immagini, grafici e altri contenuti non testuali. Si sono incontrate molte sezioni in cui il testo a basso contrasto rende il contenuto difficile da leggere per le persone con deficienze della visione dei colori (fra cui il daltonismo) e con altre disabilità visive. È stato verificato che i limiti di tempo rigorosi per test e quiz non sono sufficienti per gli studenti che hanno bisogno di più tempo per inserire informazioni a causa di condizioni che influenzano le loro capacità motorie, l’udito, la cognizione o la vista. Non sono stati forniti agli studenti PDF e altri documenti forniti dal Web che non sono stati ottimizzati per l’accessibilità. Questo non è un elenco completo di tutti i potenziali problemi di accessibilità riscontrati.

Gli educatori e gli amministratori dovrebbero garantire che tutti i contenuti digitali seguano sempre l’ultima versione delle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), lo standard internazionale per l’accessibilità digitale. Sia per le scuole pubbliche che per quelle private, seguire le indicazioni delle WCAG non è più un fatto facoltativo. Le strutture educative di tutto il mondo devono fornire contenuti accessibili per rispettare varie leggi sulla non discriminazione. In Italia, nel 2006 è entrata in vigore una normativa per la tutela delle persone con disabilità vittime di discriminazioni: si tratta della legge 1° marzo 2006, n. 67 recante “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni“. E se la discriminazione in generale non è un problema da sottostimare, quella per le persone con disabilità non lo è ancora di più.

La finalità della legge 67 è di promuove la “parità di trattamento e delle pari opportunità nei confronti delle persone con disabilità” ai sensi dell’articolo 3 della nostra Costituzione. Tutte le scuole dovrebbero, a prescindere dalle normative, adottare un approccio proattivo e che l’accessibilità digitale non deve essere né facoltativa, né tantomeno uno sgravio o un peso. Quando i materiali didattici e i siti web delle scuole sono progettati con una mentalità inclusiva, ogni studente ne trae vantaggio. Si stima che circa il 25% della popolazione degli Stati Uniti abbia una qualche forma di disabilità e, seguendo le WCAG (in Italia trasformate in legge Stanca, 4/2004), gli educatori possono fornire a ogni studente le risorse di cui ha bisogno per raggiungere risultati eccezionali.

Occorrerà, perciò, formare educatori, lavoratori della tecnologia dell’informazione (IT) e altri membri del personale, scoprire i principi del design accessibile e usare questi principi durante la progettazione dei contenuti per tutti, pubblicare una dichiarazione di accessibilità in ogni sito Web e applicazione mobile, in modo tale da stabilire gli obiettivi di ogni istituto scolastico e da identificare le barriere digitali note e testare regolarmente il siti Web, le app di e-learning e altre risorse digitali per mantenere la conformità con gli standard normativi!

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