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Scienza e tecnologia: gli ultimi sviluppi nel Regno Unito

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Dell, Intel e l’Università di Cambridge hanno annunciato congiuntamente l’implementazione del supercomputer Dawn Phase 1. Questo supercomputer, basato sull’intelligenza artificiale (AI) e all’avanguardia, è oggi il più veloce del suo genere nel Regno Unito. Segna una fusione rivoluzionaria tra le tecnologie di intelligenza artificiale e di calcolo ad alte prestazioni (HPC), dimostrando ottimo potenziale per affrontare alcune delle sfide più urgenti del mondo. Dawn Phase 1 è la pietra miliare del progetto AIR Research Resource (AIRR), recentemente lanciato nel Regno Unito a dimostrazione dell’impegno della nazione nell’esplorazione di sistemi e architetture innovativi. Questo supercomputer avvicina il Regno Unito al raggiungimento dell’exascala: una soglia di calcolo di un quintilione (10 ^ 18) di operazioni in virgola mobile al secondo. Per mettere questo in prospettiva, la potenza di elaborazione di un sistema exascale è pari a quella che ogni persona sulla Terra calcolerebbe in più di quattro anni se lavorasse senza sosta, 24 ore al giorno. Operativo presso il Cambridge Open Zettascale Lab, Dawn utilizza i server Dell PowerEdge XE9640, fornendo una piattaforma senza precedenti per l’acceleratore Intel Data Center GPU Max Series.

Questa collaborazione garantisce un ecosistema diversificato attraverso oneAPI, favorendo un ambiente di scelta pressoché infinito. Le capacità del sistema si possono estendere a più settori, tra cui sanità, ingegneria, energia da fusione verde, modellistica climatica, cosmologia e fisica delle alte energie. Adam Roe, direttore tecnico HPC EMEA di Intel, ha dichiarato: “Dawn rafforza considerevolmente le capacità scientifiche e di calcolo dell’intelligenza artificiale disponibili nel Regno Unito ed è oggi sul campo, funzionante e operativo presso il Cambridge Open Zettascale Lab. Sono molto entusiasta di vedere il tipo di scienza iniziale che questa macchina può fornire e di continuare a rafforzare la partnership Open Zettascale Lab tra Dell Technologies, Intel e l’Università di Cambridge, e ad ampliarla ulteriormente alla comunità scientifica e di intelligenza artificiale del Regno Unito”.

Ma Dawn Phase 1 non è solo un risultato autonomo; fa parte di una strategia più ampia. Lo sforzo collaborativo mira a fornire un supercomputer di Fase 2 nel 2024, promettendo livelli di prestazioni dieci volte superiori. Questa progressione stimolerebbe la capacità di intelligenza artificiale del Regno Unito, rafforzando la partnership industriale di successo. La base tecnica del supercomputer risiede nei server Dell PowerEdge XE9640, rinomati per le loro configurazioni versatili e l’efficiente e innovativa tecnologia di raffreddamento a liquido. Questa novità garantisce una gestione ottimale dei carichi di lavoro AI e HPC, offrendo una soluzione più efficace rispetto ai tradizionali sistemi raffreddati ad aria. Tariq Hussain, capo del settore pubblico britannico presso Dell, ha commentato: “Collaborazioni come quella tra l’Università di Cambridge, Dell Technologies e Intel, insieme a forti investimenti interni, sono vitali se vogliamo che il computer sblocchi il potenziale di IA ad alta crescita del Regno Unito. È fondamentale che il governo investa nelle giuste tecnologie e infrastrutture per garantire che il Regno Unito sia leader nell’intelligenza artificiale e nella capacità di simulazione di classe exascale. È anche importante abbracciare l’intero spettro dell’ecosistema tecnologico, inclusa la diversità delle GPU, per garantire che i clienti possano affrontare le crescenti richieste di intelligenza artificiale generativa, modelli di simulazione industriale e ricerca scientifica innovativa”.

Mentre il mondo attende i dettagli tecnici completi e i numeri sulle prestazioni di Dawn Phase 1, il cui rilascio è previsto per metà novembre durante la conferenza Supercomputing 23 (SC23) a Denver, in Colorado, il Regno Unito si trova sull’orlo di un’era di trasformazione nel campo della scienza e dell’intelligenza artificiale. Questa collaborazione tra i giganti del settore e il mondo accademico non solo accelera la scoperta della ricerca, ma spinge anche l’economia della conoscenza del Regno Unito (e del mondo intero) a nuovi livelli.

Paolo Berro: