In un periodo di grandi cambiamenti climatici, l’impegno per la salvaguardia del pianeta deve riguardare tutti, nessuno escluso. La responsabilità dei giovani è quella di poter consegnare a loro stessi e alle generazioni future un mondo migliore dell’oggi. In questo momento, purtroppo, nonostante la difficile fase storica che stiamo vivendo in tale versante, a tratti, manca la piena consapevolezza del problema che sta lambendo tutti noi. Il compito che ci spetta è di farci carico delle trasformazioni in atto, preservando sempre la “casa comune” citata da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sì”. Questo ci permetterà di affrontare nella maniera migliore le diverse problematiche che vedono i giovani coinvolti più direttamente.
Tutte le questioni sociali, dalla tutela degli ecosistemi alle nuove problematiche del nostro tempo, se trascurate, vanno ad aggravare il contesto generale di vita. Le persone con fragilità, se le loro difficoltà vengono trascurate, rischiano di ritrovarsi ancora più sole e lontane dal contesto in cui vivono. Dobbiamo prenderci cura del nostro prossimo e della natura a 360 gradi perché, purtroppo, per alcune situazioni, il tempo della prevenzione è già venuto meno. I giovani, per creare un futuro migliore, devono mettere al centro il valore della fraternità e dell’essere prossimi, in ogni ambito della vita.