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Provvedimenti del governo e bonus: un primo aiuto alle famiglie in sofferenza

Le più colpite da questa crisi economica sono certamente le famiglie meno abbienti, con basso reddito, i disoccupati e coloro che sono in cassa integrazione. In sostanza chi ha redditi fissi non riesce a superare il problema molto grave dell’aumento dei prezzi. La problematica non è l’incremento dei prezzi solo per quanto riguarda una macchina di lusso oppure una bottiglia di champagne; il problema vero è che sono aumentati i prezzi di tutti i beni di prima necessità, ossia di ciò che consumano le famiglie italiane. Naturalmente, tra quelle che hanno un reddito e quelle che ne hanno in minima parte o addirittura non lo percepiscono è chiaro che sono queste ultime a soffrire di più.

Bene ha fatto il governo a decidere di dare dei bonus – per quanto riguarda specificatamente gli aumenti che ci sono stati per le bollette – dell’ammontare di 200 euro all’anno unatantun, al fine di poter alleggerire le bollette energetiche. Certo, avremo voluto di più, ma è meglio avere 200 euro piuttosto che non averli. Questi bonus vanno verso le categorie più a basso reddito, ossia hanno un reddito di un certo tipo e potranno appunto pagare in maniera migliore le bollette che sono aumentate in misura notevolissima. Dobbiamo ricordare che – oltre al bonus di 200 euro –. C’è un’altra misura per la quale le famiglie con bassi redditi, la soglia dell’Isee per usufruire di determinate agevolazioni era di 8 mila euro ed ora è stata portata a 12 mila euro; quindi, è opportuno informare le famiglie perché la platea dei beneficiari è diventata più vasta e milioni di persone potranno avere degli sconti nelle bollette, anche questo è un risultato positivo. Certo è che ancora non ci siamo, la guerra in corso, la mancanza di materie prime e l’aumento sconsiderato dei prezzi delle stesse fa si che siamo in una situazione francamente molto negativa.

Gli auspici per il futuro partono sempre dalla cessazione della guerra. Questo è il primo punto che ogni buon cristiano deve augurarsi per le prossime settimane e per i prossimi mesi. L’altro augurio è che il governo acceleri l’applicazione del Pnrr – un pacchetto di 230 miliardi di euro – da investire per rinnovare ed innovare il Paese con la transizione energetica, gli investimenti sulle infrastrutture e sulle riforme che si devono fare – a partire da quella fiscale -. Se si riuscirà presto e bene a fare gli investimenti che dobbiamo attuare, possiamo dare una buona mano per uscire da questa crisi drammatica e soprattutto aiutare le famiglie che soffrono di più.

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