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I progressi fatti nella percezione della disabilità

Ognuno di noi, nel proprio vissuto quotidiano, si è confrontato e si confronta con la disabilità. Succede in diversi modi, per motivi familiari, di volontariato oppure professionali. A volte, soprattutto in passato, la persona con disabilità e la fragilità in generale, veniva vista come diversa, in virtù della propria condizione di partenza.

Nel corso degli anni e con il passare del tempo questa visione sta mutando. Finalmente si sta capendo che, il concetto di diversità, non ha motivo di esistere perché, ogni persona, si contraddistingue per i propri vissuti personali e caratteri che lo rendono unico, indipendentemente dalla disabilità.

Questa evoluzione è stata resa possibile da una nuova sensibilità, favorita dalle leggi nazionali e internazionali, come ad esempio la legge quadro 104 del 1992 e la Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità che, con parole molto importanti, ha sottolineato il diritto di “tutte le persone con disabilità hanno diritto di essere libere da discriminazione nel godere dei loro diritti”.

I progressi fatti nella percezione della disabilità sono estremamente significativi, ma occorre che, grazie all’impegno di tutti e indipendentemente dai ruoli ricoperti, ci si impegni per l’affermazione dei diritti e per l’abbattimento di tutti i pregiudizi che ancora resistono.

Il conseguimento dei diritti deve comprendere alcuni temi come l’inclusione lavorativa e il sostegno ai caregiver che rappresentano due fattori fondamentali per il raggiungimento della tanto decantata vita indipendente. Solo così potremo dimostrare di essere diventati un paese più consapevole e maturo per quanto riguarda i diritti delle persone con fragilità.

Alda Cattelini: