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Perché studiare pezzetti di storia vale più di una verifica scritta o orale

Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano. (Italo Calvino)

Fra poco celebreremo la “Festa della Liberazione” e non mancheranno le solite polemiche partitiche e ideologiche, come se la libertà o qualunque forma di resistenza fossero schierate da un lato o dall’altro. I piccoli gesti anonimi oggi sono sostituiti dalle parate militari, dai discorsi magniloquenti, dai post sui social, tutta roba che sarà dimenticata dopo qualche ora. I pezzetti di storia invece sono un’altra cosa e cioè il centro della riflessione su ciò che è accaduto alle donne e agli uomini di allora, su quanto hanno da dire al nostro tempo dalla memoria corta o annebbiata. A scuola, oltre le date fondamentali e i nomi dei generali, dovremmo studiare anche le cose non importanti che hanno permeato quelle vite appese ai forse con la consapevolezza che questo studio influirà sulla propria storia e, chissà, su quella del genere umano, che di certo valgono molto di più di una verifica scritta o orale.

Pubblicato su Sicilianpost.it

Marco Pappalardo: