Noi tutti siamo catapultati in un mondo tanto semplice in natura e allo steso tempo tanto complicato nelle esperienze che stiamo attraversando, nelle situazioni che stiamo affrontando, negli stati d’animo che stiamo vivendo.
Ci siamo resi conto di trovarci tutti sulla stessa barca, fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme.
La scala dei valori che ci accompagna lungo tutto il nostro percorso di vita, rappresenta l’idea più profonda e intima di quello che vogliamo diventare, di quello che vogliamo ottenere, e del tipo di rapporto che desideriamo instaurare con noi stessi, con le persone che amiamo e più in generale con il mondo che ci circonda.
Sembra evidente che questo tempo di pandemia, che ha coinvolto tutti i Paesi del mondo, può diventare una reale opportunità se saremo giunti alla consapevolezza che ci possiamo salvare solamente uniti, rimanendo solidali e rivedere la nostra scala di valori. Se avremo umilmente preso atto di quanto sia distruttiva per l’uomo la mentalità individualista che prevale nelle esigenze di ognuno di noi, rispetto a quella della Comunità che è un servizio per l’uomo. Probabilmente è qualcosa che abbiamo perso di vista nella nostra vita, frenetica e sempre di corsa, senza arrivare a capire che l’egoismo non serve a nulla, ma aiutare l’altro fa bene non solo alla persona alla quale abbiamo dato una mano, ma gratifica immensamente anche noi, se mettiamo al primo posto l’uomo.
E’ fondamentale che ognuno di noi parta con l’idea di aiutare e dare il proprio contributo alle persone più bisognose della collettività, con la consapevolezza che in realtà non abbiamo cambiato il mondo, ma abbiamo ricevuto molto di più di quello che abbiamo dato, in termini di pace interiore, di impegno sociale, di attenzione verso gli altri. Qualsiasi situazione che stiamo vivendo non sia data per scontata, impariamo a donare quello che abbiamo, poco o tanto che sia, per regalarci emozioni, ricordi indelebili e una mentalità aperta, che è gioia nell’incontrarsi ed essere l’uno aiuto per l’altro. Toccare con mano la realtà della vita, senza pregiudizi, luoghi comuni o per sentito dire, ritornare a rivivere e immergersi nella bellezza della natura che ci circonda, nel condividere l’uso comune dei beni creati per tutti, per sentirsi liberi, liberi di essere, quel diritto naturale che è stato donato all’uomo.