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Pari opportunità e disabilità: gli ostacoli da affrontare

Welfare

Le persone con disabilità e fragilità nella loro totalità sono un miliardo e rappresentano il 15% della popolazione mondiale. Ogni giorno, in ogni Paese, indipendentemente dal fatto vivano in paese avanzati o più poveri, devono affrontare diversi ostacoli di carattere sociale, economico e logistico che, in molti casi, limitano fortemente le possibilità di essere inclusi nella società a 360 gradi. Quindi, l’inclusione della fragilità nella società, è un tema con caratteristiche globali e trasversali che necessitano di politiche molto articolate, in grado di tenere conto del difficile periodo storico che stiamo vivendo e delle nuove problematiche sociali connesse. Il raggiungimento di questo obiettivo è molto difficile, ma solo stando uniti e realizzando un nuovo modello di collaborazione tra istituzioni, enti e associazioni, orientato al bene comune, si riuscirà a costruire un contesto sociale più attento alle persone con disabilità.

Il primo aspetto su cui bisogna concentrarsi per arrivare a quella meta, sia a livello globale che nazionale, è la realizzazione delle pari opportunità e dei diritti attraverso una legislazione adeguata. L’Italia, su questo versante, a partire dalla legge quadro 104 del 1992, ha fatto grandi passi avanti, diventando uno dei paesi più progrediti in materia. Oggi però, dopo gli anni della pandemia e della conseguente crisi economica, serve una tipologia inedita di welfare in cui, le persone con disabilità, possano diventare gli artefici del proprio destino. Per fare questo, oggi abbiamo l’opportunità dell’attuazione della Legge Delega in materia di disabilità, che dovrà vedere l’impegno di ognuno di noi affinché si adottino provvedimenti in grado di mettere la tutela della fragilità al centro del nostro agire, ma soprattutto del nostro futuro. Non sprechiamo questa occasione.

Alda Cattelini: