La preghiera, che risale forse al XV secolo, attribuita in un primo momento a S. Bernardo da Chiaravalle (1090-1153) monaco cistercense, dovrebbe essere stata scritta da un sacerdote francese Claude Bernard (1588-1641). Per il suo zelo nell’aiutare i carcerati e soprattutto i condannati a morte, divenne conosciuto come il “povero prete”, e affidava a tutti un’immaginetta della Madonna con stampata la preghiera del Memorare: “Ricordati, o piissima Vergine Maria,/ che non si è mai udito che qualcuno sia ricorso alla tua protezione,/ abbia implorato il tuo patrocinio e domandato il tuo aiuto e sia rimasto abbandonato./ Madre, Vergine delle Vergini, vengo a te, peccatore contrito, mi prostro davanti a te. Non disprezzare le mie parole, / o Madre del Verbo, ma benigna ascoltami ed esaudiscimi. Amen”.
Lo stesso sacerdote teneva la preghiera in grande considerazione in quanto era stato miracolosamente guarito da una malattia. Un agostiniano scalzo, Padre Fiacre, rivelò a Claude Bernard, che gli era apparsa la Vergine Maria, e che gli aveva confidato della malattia del P. Bernard e che recitando il Memorare aveva trovato la guarigione. In una lettera alla regina Anna d’Austria (1601-1666), moglie di Luigi XIII re di Francia dal 1610 al 1643, il P. Bernard scrisse che, trovandosi in punto di morte, aveva recitato il Memorare. Lo stesso sacerdote affermò, successivamente di averla imparata da suo padre, perché la preghiera era conosciuta e usata già da S. Francesco di Sales ( 1567-1622) che nacque ben 21 anni prima di Claude Bernard.
La preghiera appare inoltre come parte di una più estesa, sempre del XV secolo: “Ad sanctitatis tuae pedes, dulcissima Virgo Maria” (Ai piedi della tua santità, dolcissima Vergine Maria). Il testo attuale del Memorare risale al XIX secolo e la Chiesa prevede un’indulgenza particolare a chi recita devotamente questa preghiera, come stabilito dal pontefice Pio IX (1846-1878) nel 1846.