In questi giorni tremendi in cui due popoli fratelli si stanno combattendo con sofferenze e morti da ambo le parti e con lunghe carovane di donne, bimbi ed anziani che cercano di scappare dalla guerra, mi è capitato spesso di dire: “Dovremmo pregare di più e chiedere a Dio di aiutarci”. Amici che pure sono praticanti cattolici mi hanno risposto: “Si, preghiamo! Ma contro le bombe le preghiere servono a poco!”. Ed ho scoperto, che oltre all’apatia che regna sovrana in questa società e che fa esprimere sempre giudizi su ogni materia dello scibile umano, che siamo carenti di fede. Si, di fede.
Ci chiamiamo cristiani ma rinneghiamo Cristo ed il Vangelo mille volte al giorno! Ci diciamo cristiani ma non abbiamo fede nel Cristo. Eppure nei Vangeli è scritto: “Lc 17,5-10 [In quel tempo], gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe. Gesù risponde così ai nostri dubbi: Se aveste fede quanto un granello di senape. Ma che significa avere fede? Avere una risposta al dubbio più atroce che sta distruggendo la tua anima. Ieri sera fino a tarda notte ho visto quelle immagini atroci di bimbi che scappavano dalle proprie case e quelle mamme con il viso devastato dalle lacrime.
Possiamo aiutare questi nostri fratelli inviando aiuti. Potremmo aiutarli in tanti modi. Chi di noi non ha in casa generi da inviare nei centri delle Parrocchie o dell’Ordine di Malta e di ogni altra organizzazione umanitaria? Chi non ha dieci euro da versare nel conto aperto per l’aiuto dei profughi? Ma oltre all’aiuto materiale noi cattolici abbiamo uno strumento potente che è la forza della nostra fede, una fede che va accresciuta nella preghiera e nelle opere di penitenza come ci ha chiesto il Santo Padre. Questo è il giorno in cui noi Cattolici dobbiamo dire, noi e non altri: “Signore, accresci la nostra fede”. Che questo conflitto assurdo finisca perché ogni guerra è sbagliata e non ci sono guerre giuste.
Cristo si è fatto servo per noi. Facciamoci servi di questi nostri fratelli che hanno bisogno di noi. Che hanno bisogno di aiuti e preghiere. Perché questa sera nell’addormentarci possiamo dire: “Ho fatto anche io la mia parte, la mia piccola parte”. E affidiamoci a Lei, la Regina della Pace, la Mamma a cui il Figlio non può dire di no perché intenerisca i cuori dei Potenti e li renda umili, perché comprendano che per quanto grande sia il loro essere anche per loro è riservata una piccola porzione di legno su questa terra dall’Eterno.