La fruizione dei diritti da parte delle persone con disabilità, ad ogni latitudine, deve costituire un obiettivo di civiltà e democrazia irrinunciabile. Questa finalità, alla luce del G7 “Inclusione e Disabilità” che, oggi, prende il via in Umbria, deve entrare nel cuore e nello spirito di ogni cittadino. Un evento di tale importanza, ci dà l’opportunità di gettare nuova luce sull’autentica esigibilità dei diritti da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ognuno di noi quindi, senza se e senza ma, ha il compito fondamentale di dare il via ad un nuovo cammino proteso verso un miglioramento globale delle condizioni di vita dei cittadini con disabilità e dei loro caregiver.
Le istituzioni, il terzo settore e il mondo del volontariato nel loro complesso, dovranno saper cogliere l’essenza più profonda di queste giornate attraverso la messa a terra di un nuovo paradigma della presa in carico della disabilità a 360 gradi. Auspico quindi che, la Carta di Solfagnano, ovvero il documento che concluderà simbolicamente questo evento di portata storica, sappia racchiudere al suo interno le molteplici istanze e i bisogni di coloro i quali, ogni giorno, affrontano la disabilità e le necessità di presa in carico ad essa correlate. Non dobbiamo farci trovare impreparati e dobbiamo porre le basi di un futuro saldamente ancorato sui valori dell’inclusione, della fraternità e dell’essere prossimi.