Il contesto educativo attuale richiede agli insegnanti un’evoluzione costante: non si tratta più solamente di trasmettere nozioni, ma è necessario stimolare la partecipazione attiva, adottare una didattica inclusiva e, soprattutto, costruire un rapporto di fiducia con gli studenti, i quali devono sentirsi apprezzati. Pertanto, il ruolo dei docenti, nelle scuole di ogni ordine e grado, deve essere valorizzato sempre di più: essi formano le nuove generazioni e le conducono verso il futuro, facendo sì che diventino cittadini più consapevoli e attenti ai bisogni delle loro comunità. Alla luce di questo, nel 1994, l’Unesco, ha istituito la Giornata Mondiale degli Insegnanti, con l’intento di riconoscere la portata centrale del loro lavoro, finalizzato alla crescita collettiva della nostra società, imperniata sui valori dell’altruismo e dell’ascolto.
In particolare, la macroarea scelta quest’anno, si focalizza sul tema di “valorizzare la voce degli insegnanti: verso un nuovo contratto sociale per l’istruzione” ed intende evidenziare l’opportunità di dare maggiore spazio agli insegnanti nella partecipazione ai processi decisionali per la formazione di una nuova didattica la quale, ovviamente, come indirizzo prioritario deve avere la capacità di trasmettere agli studenti delle conoscenze innovative e basate sul valore della vicinanza, ricordando il bellissimo insegnamento che, Don Lorenzo Milani, ci ha donato, ovvero “I Care”, il principio che campeggia sulle pareti della scuola di Barbiana che, in italiano, si traduce con “mi sta a cuore” ed evidenzia l’importanza del ruolo di prossimità della comunità educante verso gli studenti di ogni età a cui, nessuno di noi, può abdicare.