Il nuovo governo che a breve si formerà, alla luce delle molte emergenze che attanagliano i cittadini, dovrà agire con rapidità ed efficienza. In particolare, si dovranno dare delle risposte, alle persone con disabilità e alle loro famiglie che, dopo la pandemia, stanno affrontando un grande aumento generalizzato del costo della vita. Il raggiungimento di questo obiettivo, fondamentale per garantire l’inclusione quotidiana delle persone con fragilità, deve passare attraverso il percorso di discussione e approvazione dei decreti attuativi riguardanti la Legge Delega in materia di disabilità, a cui dovrebbe seguire una riforma pensionistica che incrementi l’ammontare delle pensioni di invalidità. Oltre a questo, il nuovo esecutivo dovrà agire sul versante dei Progetti di Vita con la finalità di combattere l’esclusione sociale e garantire la realizzazione degli obiettivi di ognuno, indipendentemente dalla condizione di fragilità.
Inoltre, alla base di tutto, è necessaria una riforma del sistema di welfare, in grado di garantire il diritto allo studio, al lavoro e all’assistenza quotidiana delle persone con disabilità e fragilità. Ovviamente, il perseguimento di questa finalità, deve essere realizzato attraversao il raggiungimento della piena uguaglianza sostanziale, che può essere sancita solamente attraverso una unità d’intenti tra tutte le istituzioni, il Terzo Settore e il mondo del volontariato che si occupano di tutelare le persone con disabilità e le loro famiglie. Il presupposto fondamentale del periodo storico che stiamo vivendo è l’altruismo, il quale deve costituire il motore di ogni futura decisione e tornare a mettere la fragilità al centro della società.