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Il meridiano dell’intestino crasso: l’autostima

Con l’arrivo dell’autunno abbiamo visto che si verificano alcuni cambiamenti fisiologici nel corpo umano che, secondo le discipline bionaturali, coinvolgono organi specifici e innescano emozioni ben precise. L’emozione che l’autunno può indurre è la tristezza che tutti conosciamo bene attraverso le nostre personali esperienze.

Abbiamo già parlato del coinvolgimento dei polmoni; oggi ci dedichiamo all’intestino crasso che è l’organo che governa la separazione finale mentre il polmone è l’organo accoppiato ad esso. Le emozioni legate all’intestino crasso sono quelle della perdita, della colpa, del dolore, della stagnazione emotiva e mentale e dell’incapacità di fluire con la vita. Quando è in armonia ed equilibrio energetico, l’intestino crasso ha lo scopo di fornire, in psicosomatica, un senso di confine e routine.

Un tema chiave è la raccolta espansiva dei frutti dell’estate e la conservazione per il freddo inverno a venire. È un processo di trasformazione dalla vita alla morte: il viaggio si rivolge verso l’interno e l’energia diventa più pesante e si sposta verso il basso, di nuovo verso la terra.

Il lavoro dell’intestino crasso è di rimuovere le sostanze di cui il corpo non ha più bisogno a livello fisico, separando il puro dall’impuro ed estraendo i liquidi dalla materia, in modo che possa essere rilasciato come una massa solida. Fa anche uno smistamento finale di ciò che non è utile a livello emotivo, dai vecchi sentimenti all’immagine di sé, alle persone da non frequentare più, insomma aiuta a fare il famoso “tagliare i rami secchi”.

Le persone con squilibrio dell’intestino crasso spesso si aggrappano a cose vecchie, non riescono a rinunciare a vecchi vestiti od oggetti, hanno rimorsi e sono rigide, tendono al perfezionismo e pensano che nessuno e niente sia abbastanza buono. In momenti di intense emozioni, il movimento intestinale può diventare irregolare con conseguente costipazione o diarrea. Per ripristinare l’equilibrio devono essere intraprese azioni che sbloccano la stagnazione.

Esiste un punto molto efficace per l’intestino crasso che ha una funzione terapeutica importante e si trova su entrambi le mani, precisamente tra il pollice e l’indice nella parte morbida sul dorso della mano. Stimolando spesso questo punto si può aiutare l’intestino a mobilizzarsi ed è, quindi, utile in caso di stitichezza ma anche a rafforzare il sistema immunitario: lo utilizzo anche io quando mi sento un po’ raffreddata ed ho la sensazione che mi arrivi l’influenza; posso dire che è abbastanza efficace.

La particolarità di questi punti terapeutici è che se sono dolorosi alla stimolazione vuol dire che si ha necessità di equilibrare qualcosa, e man mano che vengono stimolati il dolore passa ed avviene un ripristino. Tali punti sono speciali e riflessogeni, vale a dire che quando ricevono una sollecitazione mandano subito un messaggio riflesso al cervello attraverso il sistema nervoso che poi arriva all’organo preposto portando sollievo. Questo punto è molto utile anche per il mal di testa anche essendo un punto distale, cioè distante dalla testa, ma ha una forte efficacia: provare per credere!

L’emozione della tristezza per il passare dell’estate e l’avvicinarsi dell’inverno produce un senso di dolore per la perdita dei lunghi giorni di sole; abbiamo già detto del polmone che ci permette di sentire il dolore ma anche di andare avanti, nel senso di prendere ciò di cui abbiamo bisogno e rilasciare il resto. La dinamica creata dal polmone è analoga a quella dell’intestino crasso che ci insegna che la vita è un ciclo di accoglienza, lasciar andare e trasformazione.

Lavorare su questo punto di agopuntura del meridiano dell’intestino crasso ci permette di sciogliere lo squilibrio energetico legato al dolore e alla colpa. Quando è bloccato provoca nostalgia rilasciando emozioni che ci tengono a vivere nel passato. Quando viene stimolato, attraverso la digitopressione, ci permette di vivere nel presente, essere ottimisti e lavorare verso obiettivi futuri. Il meridiano dell’intestino crasso è il meridiano dell’autostima.

Uno stile di vita sano prevede che il cibo debba essere leggero e facilmente digeribile, per purificare e idratare i polmoni; si può mangiare più frequentemente la pera, il fungo bianco tremella, indicato in caso di tosse e gola secca, il miele mentre vanno evitati granchi e gamberi, i cibi che generano freddo e il piccante, tranne lo zenzero che invece è tonificante. Al mattino consumare porridge che contrasta sia il freddo che l’aridità, con ingredienti come il fungo bianco, il sesamo, la giuggiola, la patata dolce, il mais.

Laura Belletti: