Per caso sospetto di COVID-19 si intende la situazione di un paziente con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno tra i seguenti segni e sintomi: febbre, tosse e difficoltà respiratoria), in assenza di altra eziologia che ne spieghi pienamente la presentazione clinica. Tutti i casi sospetti richiedono l’esecuzione di test diagnostico. Per caso probabile di COVID-19 si intende la situazione di un caso sospetto in cui il risultato del test di Real Time PCR per SARS-CoV-2 è dubbio o inconcludente. Per caso guarito di COVID-19 si intende la situazione di un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate alla malattia causata da SARS-CoV-2 virologicamente documentata, diventi asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata e risulti negativo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. Clearance del virus è la scomparsa di RNA di SARS- CoV-2 rilevabile nei fluidi corporei, sia in paziente che ha avuto sintomi e segni di COVID-19, sia in soggetto asintomatico.
Long COVID è la presenza, a distanza di tempo dalla guarigione clinica, di sequele principalmente rappresentate da sindromi neurologiche. Per reinfezione si intende la presenza di una “nuova” manifestazione di COVID-19 in un paziente già “guarito” che risulti infetto da un ceppo di SARS-CoV-2 geneticamente differente rispetto all’originale. Il concetto va tenuto distinto da “recidiva”, che si applica ai casi in cui si riscontri nella nuova manifestazione la presenza di un ceppo virale geneticamente uguale. Per casi non vaccinati di COVID-19 si intendono tutti i soggetti notificati con una diagnosi confermata di infezione da SARS-CoV-2 che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino specifico o che sono stati vaccinati con prima o monodose entro 14 giorni dalla diagnosi (ossia prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino).
Si considera il decesso risultante da una malattia clinicamente compatibile in un caso confermato o probabile di COVID-19, a meno che non vi sia una chiara causa di morte alternativa non correlabile al COVID-19 (ad esempio un trauma). La letalità è il numero di decessi a causa della malattia diviso per il numero totale dei soggetti affetti da quella malattia. La mortalità è il numero dei decessi a causa della malattia diviso per la popolazione totale. Per contatto stretto di un caso di COVID-19 confermato o probabile Si intende una persona che vive nella stessa casa, una persona che ha avuto un contatto diretto o che ha soggiornato in un ambiente chiuso a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti, un operatore sanitario, un caregiver ovvero un laboratorista che abbia assistito soggetti affetti o maneggiato campioni senza l’impiego di idonei DPI (dispositivi di protezione individuale).
E ancora una persona che entro 14 giorni prima dell’insorgenza della malattia nel caso indice abbia viaggiato in aereo seduta nei due posti adiacenti ovvero membri dell’equipaggio addetti alla specifica sezione dell’aereo. Il contact tracing è l’attività (tracciamento) che si realizza rintracciando i contatti stretti di ogni caso sintomatico e definendo i caratteri dell’esposizione al rischio. I soggetti riscontrati positivi saranno soggetti a isolamento fiduciario fino alla clearance del virus documentata e/o dopo 21 giorni con almeno 7 giorni di documentata scomparsa dei sintomi. I contatti negativi o non diagnosticati saranno posti in quarantena fiduciaria per 14 giorni. I limiti temporali di isolamento e quarantena indicati sono quelli stabiliti nella fase iniziale, soggetti a variazione in ragione dell’evoluzione dell’epidemia. Sorveglianza è la raccolta e l’analisi dei dati di sorveglianza consente di calcolare l’incidenza (numero di nuovi casi riportati in uno specifico periodo di tempo) valutata mediante test diagnostici diretti, la prevalenza (numero di casi presenti in uno specifico luogo in quel dato momento) valutata mediante test sierologici, le ospedalizzazioni (numero dei ricoveri con sintomi), le morti (numero dei decessi).