Durante il Concilio Vaticano II iniziato da Giovanni XXIII nel 1962 e portato a termine nel 1965 da Paolo VI, tra i tanti decreti che i padri conciliari hanno redatto, uno dei più importanti è stato quello approvato e promulgato il 4 dicembre del 1963, si tratta di quello che va sotto il nome di: “Inter Mirifica”, il cui testo diventerà successivamente un punto di riferimento per i successivi documenti sull’importanza dei mass media nella società.
E’ stata la prima volta che la Chiesa ha affrontato il delicato tema dei mezzi di comunicazione sociale, anche se in precedenza altri pontefici attraverso le encicliche come Pio XI nel 1929 ha parlato dell’influenza della pubblicità nella società con la “Divini Illius magistri”, nel 1936 lo stesso pontefice nella “Vigilanti Cura” afferma che il cinema non deve servire solamente per passare il tempo, ma i film che si producono “devono illuminare gli spettatori e indirizzarli al bene”, nella “Miranda Prorsus” Pio XII del 1957 ha invitato i cristiani a riflettere sull’invenzioni tecnologiche del cinema, della radio e della televisione; nel 1959 sarà Giovanni XXIII con il motu proprio “Boni Pastoris” a richiamare i fedeli ad utilizzare le varie tecniche di diffusione come il cinema, la radio e la televisione, secondo i piani di Dio.
Proprio nel testo dell’“Inter Mirifica”, troviamo un orientamento che ci guida affinché non vengano dimenticati, all’interno dei vari mezzi di comunicazione sociali i valori morali che fanno parte del vivere quotidiano. Certo, dalla promulgazione del decreto conciliare, sono passati più di sessant’anni e nel vasto campo dei mass media, ci sono stati cambiamenti, trasformazioni e soprattutto nuove invenzioni soprattutto dal punto di vista della tecnologia.
L’importanza del documento, richiama la stessa Chiesa ad un impegno più attivo e partecipativo nel complesso mondo della comunicazione, riflettendo su tutti i messaggi che arrivano dai vari canali mediatici.
Sappiamo tutti, che al giorno d’oggi basta connettersi a qualsiasi rete e chiunque può ricevere informazioni di vario genere e conoscere notizie e persone di cui forse ignorava l’esistenza: adesso basta connettersi e con un semplice “clic” si ha portata di mano, potremmo affermare l’universo intero.
E’ doveroso ricordare, come negli ultimi decenni della nostra storia, e soprattutto quotidianamente, i vari mass media influenzano e continuano a farlo, forse il nostro modo di vivere e di comportarsi, la nostra epoca già da diverso tempo è diventato più di un “villaggio globale” grazie ad internet, proprio le ultime scoperte rischiano di sconvolgere la nostra vita, per tutti valga l’esempio e l’incidenza e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei diversi settori della società stessa.
Nel decreto sugli strumenti della comunicazione sociale leggiamo parole che sembrano scritte oggi: “Per usare rettamente questi strumenti è assolutamente necessario che coloro i quali se ne servono conoscano le norme della legge morale e le osservino fedelmente in questo settore. Tengano perciò presente il contenuto, comunicato secondo la natura propria di ciascuno strumento; considerino inoltre tutto il contesto -come, ad esempio, il fine, le persone, il luogo, il tempo ecc.– nel quale si attua la comunicazione stessa, perché il contesto è capace di modificarne, o addirittura di cambiare totalmente, il valore morale. A questo proposito segnaliamo in particolare il modo di agire proprio di ogni strumento, cioè la sua forza di suggestione, che può essere tale che gli uomini, soprattutto se insufficientemente preparati, riescano con difficoltà ad avvertirla, a dominarla e, quando occorresse, a respingerla”.
In questo brano tratto dal primo capitolo dell’“Inter Mirifica”, cogliamo aspetti che dovrebbero valere anche oggi per coloro che gestiscono i vari media, e far sì che tutti quelli che ne usufruiscono possano non restarne influenzati negativamente, ma trovare all’interno di essi valori e contenuti che migliorino la vita stessa di ogni essere umano.
Il mondo dei cosiddetti mass media è vasto complesso, nell’attuale società esistono tanti modi di comunicare, ma il più delle volte si è scordato che oltre la comunicazione è importante la “formazione” delle persone, senza tralasciare o mettere da parte tutte quelle riflessioni etiche che investono il vasto e ricco pianeta dei media e di tutti i “social”.
Non va dimenticato altresì che grazie al decreto, è stata istituita la “Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali” quest’anno sarà la 58° e Papa Francesco, come già i suoi predecessori inviterà a riflettere sul tema più che contemporaneo “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana” che avrà luogo domenica 12 maggio.