L’intera umanità sta passando un momento di grave crisi, la guerra è alle porte d’Europa e la tutela dei più deboli, in alcuni ambiti, viene garantita con più fatica. È quindi fondamentale che, in ogni ambito, si torni a parlare di uguaglianza declinandola nel modo corretto, soprattutto per quanto riguarda le condizioni di nascita e di partenza, con l’obiettivo di creare le stesse opportunità di crescita e sviluppo sociale per ogni cittadino, indipendentemente dalla disabilità.
Il raggiungimento della piena inclusione, e quindi della piena uguaglianza delle persone con disabilità, passa attraverso l’impegno degli enti e delle associazioni ad ogni livello, affinché si giunga alla piena attuazione del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione, attraverso il dovere della reciproca solidarietà che dovrà essere il pilastro su cui si fonderà la società.
Su questo versante, la messa a terra e l’ampliamento della legge sul “Dopo di Noi”, rappresenta una grande opportunità per garantire un futuro degno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, consentendo un’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale, a prescindere dal luogo di origine di ognuno.
Questo sarà il punto di partenza per arrivare alla piena attuazione dei principi contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e, nello stesso tempo, arginare la “cultura dello scarto” descritta da Papa Francesco. Solo agendo insieme su questo fronte diventeremo più inclusivi e attenti a ogni forma di fragilità.