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L’importanza dell’inclusione scolastica

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La scuola e il conseguente diritto all’istruzione rappresentano una parte fondamentale della nostra Costituzione, nonché una grande dimostrazione dei valori della democrazia e dell’inclusione. In particolare, l’articolo 34 recita che “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”

Questo articolo sancisce l’essenza democratica più profonda delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per le quali l’inclusione. Quest’ultima, fin dagli albori della Repubblica, anche grazie all’impegno di molte associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità che, nel 1977, hanno contribuito a far abolire le classi differenziali favorendo l’integrazione di tutti gli alunni, è un valore irrinunciabile. Tutti noi, indipendentemente dalle condizioni particolari di ognuno, dobbiamo collaborare attivamente per la realizzazione di questo obiettivo di civiltà.

La disabilità e ogni tipo di fragilità quindi, soprattutto nel periodo storico che stiamo vivendo lambito in misura sempre maggiore da nuove fragilità, devono entrare a far parte sempre di più delle scuole, soprattutto nei gradi più elevati, con l’obiettivo di realizzare al meglio i loro sogni e, di conseguenza, anche i luminosi principi dei padri costituenti i quali, con il loro esempio, ci hanno indicato la strada da percorrere per favorire la partecipazione democratica ad ogni livello della società e, in particolare, nelle scuole ove si formano i cittadini del futuro, nessuno escluso.

Alda Cattelini: