La locuzione “dialogo interreligioso” indica il dialogo ed il confronto in chiave positiva tra persone che professano religioni differenti. Esso si basa sul fatto che, tutte le parti coinvolte, a livello individuale e istituzionale, si adoperino per favorire la tolleranza e il rispetto reciproco, incentivando la fraternità tra i popoli. Su questo versante, Papa Francesco, nel corso del suo pontificato, ci ha ricordato spesso l’importanza del dialogo interreligioso quale fattore provvidenziale per ispirare il desiderio di incontro e di conoscenza nel rispetto delle differenze religiose. In particolare, in un discorso di particolare intensità, pronunciato nel giugno del 2022 ma estremamente attuale, il Santo Padre ci ha ricordato che “rafforzando il dialogo possiamo resistere all’estremismo, che purtroppo è una patologia che può manifestarsi anche nelle religioni”.
Ognuno di noi quindi, ma soprattutto le giovani generazioni, hanno il dovere di favorire il dialogo interreligioso in ogni sua accezione quale strumento primario per stimolare i processi di pace nelle aree di conflitto, come ad esempio in Medio Oriente e in Ucraina. Serve un impegno globale per la pacificazione partendo da ognuno di noi e dalla propria anima. Essere cristiani presuppone un impegno irrinunciabile al confronto con il prossimo, di qualunque religione esso sia, con l’obbiettivo di consegnare un mondo migliore a coloro che verranno dopo di noi.