La solennità dell’Immacolata, che tutta la Chiesa universale celebra l’8 dicembre a ricordo del dogma del 1854 che ne sancisce per volontà del Pontefice Pio IX (1846-1878) che Maria, come scritto nella Bolla “Ineffabilis Deus“: “Nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente ed in vista dei meriti di Gesù Cristo, salvatore del genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia della colpa originale, è rivelata da Dio e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli”.
Alla Vergine, Roma ha dedicato in piazza di Spagna, un monumento divenuto celebre, la statua dell’Immacolata, realizzata dall’architetto Luigi Poletti l’8 dicembre del 1857.
Una cronaca dell’epoca così ci racconta il giorno dell’inaugurazione alla presenza di Pio IX: “La santità del Papa, dopo aver assistito nella chiesa di S. Maria del Popolo alla cappella, si recò nella piazza di Spagna, donde ascese al palazzo dell’Ambasciata spagnola, per benedire solennemente dalla maestosa loggia eretta a questo fine, il monumento ora computo con le offerte dei fedeli di ogni parte del mondo, a perpetua memoria della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione. Posto fine al sacro rito, il Santo Padre benedisse all’immenso popolo che riempiva la piazza, il quale ruppe allora il suo religioso silenzio, prorompendo in fragorosi e ripetuti applausi al Sommo Pontefice, a cui Roma deve un nuovo monumento degno di una città si ricca di opere d’arte”.
La colonna alta 12 metri, che sovrasta il monumento è di marmo, era stata rinvenuta nel 1778 durante gli scavi eseguiti a Campo Marzio, presso l’antico monastero di S. Maria della Concezione e giaceva allora abbandonata dietro l’attuale palazzo Montecitorio. Dal 1923 ogni anno i Vigili del Fuoco, offrono in occasione della festa una corona di fiori, mentre fu Giovanni XXIII, nel 1958 il primo papa a rendere omaggio alla “Tutta Bella”.
E così nel pomeriggio di ogni 8 dicembre il pontefice si reca davanti alla colonna a pregare la Vergine Immacolata e a deporre una corona di fiori con i colori dello Stato Vaticano ai piedi della colonna stessa. C’è da aggiungere che la festa fu solennizzata per la prima volta come giorno di precetto il 6 dicembre 1708 con la bolla pontificia “Commissi Nobis Divinitus” da Papa Clemente XI (1700-1721).
Scrive il francescano Duns Scoto (1265-1308) detto il “Dottore dell’Immacolata”: “…Cristo esercitò il più perfetto grado possibile di mediazione relativamente a una persona per la quale era mediatore. Ora, per nessuna persona esercitò un grado più eccellente che per Maria…Ma ciò non sarebbe avvenuto se non avesse meritato di preservarla dal peccato originale”.