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Il valore immenso dell’inclusione

In riguardo ai principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con disabilità, l’impegno dell’Italia a garantire il superiore interesse e la conseguente tutela dei diritti umani delle persone più fragili, assume una rilevanza irrinunciabile da cui nessuno, istituzioni, enti e associazioni, può sottrarsi. Per attuare al meglio la sopracitata Convenzione Onu, è necessario far sì che, le persone con disabilità siano maggiormente incluse a tutti i livelli della società attraverso adeguate misure di welfare fiscale e sociale.

Riguardo al processo di inclusione lavorativa, la recente approvazione del primo decreto attuativo della legge n. 227/2021, conosciuta anche come legge delega al governo in materia di disabilità, contiene due proposte per il sostegno al Terzo Settore. La prima concerne il contributo conferito alle imprese sociali che stanno al fianco delle persone con disabilità nei processi di inserimento lavorativo con specifiche figure professionali. La seconda riguarda lo stanziamento di un contributo, pari a sette milioni di euro, in favore degli enti del Terzo Settore che assumeranno con contratto a tempo indeterminato dei giovani con disabilità fino ai 35 anni. Tali misure costituiscono un inizio positivo a cui però, dovrà obbligatoriamente seguire, un cambio di paradigma dell’inclusione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e nelle aziende. Non devono essere assunte solo per l’obbligo di legge, ma si devono valorizzare i rispettivi talenti e potenzialità. Solo così il nostro paese crescerà e diventerà più consapevole del valore immenso dell’inclusione a 360 gradi.

Alda Cattelini: